NAPOLI SPEZIA SPALLETTI DICHIARAZIONI - Sono parole amareggiate quelle che Luciano Spalletti ha rivolto ai microfoni di DAZN nel post partita di Napoli-Spezia. È l’autogol di Juan Jesus a decidere la partita. Gli azzurri hanno fatto registrare 25 tiri, 7 in porta 65% di possesso palla contro gli 8 tiri dello Spezia, 0 tiri in porta e 35% di possesso palla. Al triplice fischio dell’arbitro è però la squadra ligure a portarsi a casa 3 punti in più in campionato. Il Napoli deve invece festeggiare il Natale sapendo di trovarsi terza in classifica a 39 punti, 1 solo in più dell’Atalanta e a -7 dalla vetta.
"A fine partita il presidente è venuto negli spogliatoi a fare gli auguri alla squadra. Niente colloqui. Abbiamo perso una brutta partita, l'abbiamo condotta per lunghi tratti ma non siamo stati così bravi a chiudere azioni dentro l'area di rigore. Non siamo stati bravi sulla tre quarti a creare degli spazi e/o a fare delle giocate entrando nella densità difensiva dello Spezia. Poi ci siamo innervositi con il passare dei minuti e non siamo riusciti a rimettere a posto la partita".
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"Siamo arrivati molte volte dalla linea di fondo a fare dei cross cercando l'uomo che arrivava da dietro ma non siamo stati fortunati a trovare quello libero per chiudere l'azione. La sostituzione di Mertens è stata una scelta tecnica per mettere più fisicità ma la sostituzione non ha fruttato quello che si sperava. Mancava ovviamente uno come Osimhen, quindi la palla sempre veloce e rasoterra, Petagna ci dava un'alternativa. Ci è mancata la zampata e un po' di fortuna nell'unico episodio favorevole per gli avversari. Ci dobbiamo guardare sia dietro che avanti.
“Napoli spento? Sono state giocate tante partite e un po' di stanchezza l'abbiamo sofferta. Ora si tenta di riorganizzare il morale della squadra che è un po' abbattuto. Dobbiamo essere sempre la stessa squadra che crea gioco. Il filo conduttore sono sempre le palle in velocità. Stasera ci è mancata la zampata e la chiusura dell'azione. Guarda davanti o dietro in classifica? Si tiene di conto di tutto. Se non vinci le partite che devi vincere quelli dietro si avvicinano. E ti montano addosso".