SPALLETTI NAPOLI GENOA INTERVISTA - Queste le parole dell'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, intervistato da DAZN al termine del match contro il Genoa, finito 3-0.
"C'era un’aria bella e un sentimento bello di rendere onore a questa festa di Insigne da parte anche dei compagni di squadra. Nei primi 20’ siamo rimasti un po’ frenati, perché loro sono stati bravissimi. Ci sono venuti addosso e non ci hanno fatto uscire dalla nostra metà campo. Poi quando abbiamo siamo riusciti a valere la qualità riuscendo uscire dallo stretto qualche azione l’abbiamo creata. Ma all’inizio abbiamo sofferto".
“E’ chiaro con quelli professionali come lui, si è sempre allenato ed è sempre arrivato per primo al campo, ti puoi anche a volte arrabbiare ma quando non ce li hai li rimpiangi subito. Sono quei calciatori che dal nulla ti creano la soluzione, fanno parte dei prestigiatori del calcio come Totti, Baggio e Del Piero, che tutti gli allenatori vorrebbero per vincere le partite”.
“Sarebbe troppo facile così. Ci sono squadre non in lotta per la Champions, ma che sono fortissime e sono distanti. Ormai sono 8 squadre ad avere il potenziale di inserirsi tra le prime 4. Noi con quell’inizio straordinario ci siamo ritagliati lo spazio, e ci dispiace ridispiace per non essere stati in lotta per lo scudetto fino in fondo. Ma è scorretto attaccare questa squadra e cancellare quello fatto, C’è il rimorso, ma la squadra ha fatto un grandissimo campionato. Nessuno gli ha dato i meriti, dopo la brutta sconfitta di Empoli, quella che pesa di più, abbiamo vinto tre gare difficilissime facendo 10 gol, ma non interessa a nessuno. Non è corretto, questi ragazzi sono venuti ad allenarsi e hanno fatto un grande campionato. Sono stati dei professionisti seri e sono stati bravi, gli do io i meriti”.
"Ho cominciato a rimpiangerlo quando c’è stata la certezza della sua partenza. E’ una scelta che va accetta. Bisogna andare a trovare la stessa qualità e le stesse caratteristiche di questi giocatori che ti tirano fuori la giocata dal cassetto”.
"Oltre che la qualità tecnica è bravissimo a fare gol. Gli si respira sulla pelle la qualità nel saper fare gol. Durante la partita c’è stato un momento che ha visto il portiere un po’ fuori e subito ha tirato in porta. Darebbe il massimo facendo la prima punta come con Sarrri. Resterà? Penso di sì, perché poi il presidente ci ha parlato. La differenza la farà quelle che sono le cose che riguardano calciatore e società. Ci sono di mezzo un po’ di soldini, contano molto per essere stimolati e contenti a rimettersi a disposizione".