ALLAN AMMUTINAMENTO NAPOLI INTERVISTA - Queste le parole di Allan, intervistato dal Corriere dello Sport anche in merito al famoso ammutinamento, il 5 novembre del 2019, dopo Napoli-Salisburgo.
"Vicenda triste, sulla quale sono state riportate inesattezze. Ma io non vorrei adesso starne qui a parlare. E comunque la verità non si è mai saputa. Intanto, sgombero il campo da una falsità: che i calciatori fossero contro Ancelotti. Io uno dei promotori? Ruolo che mi venne incollato addosso e ho dovuto condividere con un paio di miei compagni, con Lorenzo ad esempio. Mentre, invece, quella fu una scelta di gruppo e il Napoli sapeva che ritenevamo ingiusto andare in ritiro. Passai, con Insigne, come uno dei capi. Io che ero infortunato e che potevo non essere lì, che non giocai quella volta, scoprii di essere ritenuto un ideologo della sommossa. C’è chi aggiunse che ce l’avevo con Carlo (Ancelotti, ndr), la persona più speciale che abbia incontrato e che mesi dopo mi avrebbe voluto con lui all’Everton. Ci furono malintesi che si sarebbero potuti chiarire, ma venne imposto il silenzio stampa e quindi fu impossibile parlarne. Noi eravamo tutti con Carlo. Punto".
"Ho avuto ottimi rapporti anche con lui, che da calciatore è stato un modello. Fu diretto, mi riteneva importante, e la società mi propose il rinnovo. Però volevo andar via, volevo sorridere, la mia immagine era uscita macchiata mentre io sono una persona seria".