STANISLAV LOBOTKA NAPOLI PARABOLA - Nella società in cui viviamo le cose cambiano in fretta. Nel calcio ancor di più. Basta osservare l'inusuale parabola di Stanislav Lobotka per rendersene conto. Lo slovacco, nel giro di pochi mesi, è passato dall'essere un vero e proprio oggetto misterioso a diventare una pedina imprescindibile nello scacchiere di Luciano Spalletti. In pochi l'avrebbero pronosticato. Anche perché l'ex Celta Vigo era giunto a Napoli con qualche chilo di troppo e non aveva, inizialmente, riscontrato il gradimento di Gattuso. Spalletti, invece, ha intravisto in lui le caratteristiche e le potenzialità che tanto aveva apprezzato in David Pizarro. E così, Lobotka è tornato al centro del progetto Napoli, sia del presente che del futuro. Il centrocampista slovacco, infatti, è tra pochissimi incedibili in vista della prossima stagione. Una delle pochissime certezze in un "mare magnum", per adesso, contraddistinto da grande incertezza.
Per un Lobotka scopertosi incedibile, c'è un Diego Demme diventato superfluo. In pratica un orpello. Il centrocampista tedesco di origini italiane, infatti, ha intrapreso il cammino opposto rispetto a quello percorso dallo slovacco. Nell'ultima stagione agli ordini di Gennaro Gattuso, infatti, Demme si era ritagliato parecchio spazio ed aveva conquistato la stima del tifo azzurro a suon di buone prestazioni. Ma col passare del tempo, tuttavia, e soprattutto con l'arrivo di Luciano Spalletti in società, Demme ha progressivamente perso minutaggio ed è stato relegato ai margini del progetto tecnico. Tant'è che tra Serie A ed Europa League, nella passata stagione il tecnico originario di Certaldo l'ha schierato dal primo minuto soltanto in 11 occasioni. Troppo poche secondo l'agente del centrocampista, che infatti non ha risparmiato alcune frecciatine alla società. Il suo futuro, quindi, potrebbe essere lontano da Napoli. Magari a Valencia.