NAPOLI ADESSO PEDALARE - Dopo il successo di ieri sera contro il Genoa con un rocambolesco 6-0 si è passati da un estremo all’altro. A Napoli siamo abituati. Quando gli azzurri vincono e convincono diventano la squadra più forte d’Italia. Quando il Napoli pareggia la squadra più forte d’Italia diventa una squadra che può puntare al massimo al quarto posto. Se si perde la squadra più forte d’Italia diventa un’armata Brancaleone che chissà come ha fatto a segnare 6 gol al Genoa. Parola d’ordine: equilibrio. Non c’è da esaltarsi, c’è da pedalare. C’è da gioire, c’è da constatare che il Napoli lì davanti ha un attacco fenomenale. C’è da rigettare tutte le critiche ingiuste ricevute nelle scorse settimane. Ma c’è da tornare coi piedi a terra. Il successo nel calcio come nella vita non è mai un caso. È il risultato del lavoro sodo e della perseveranza. Diceva Albert Einstein: “Il genio è 1% talento e 99% lavoro duro”.
Questo Napoli ha tanto talento. E si vede. Osimhen ieri ha oggettivamente regalato spettacolo. Nonostante sia ancora a secco di gol, ha mostrato doti tecniche formidabili. Un giocatore che lavora per la squadra.
Koulibaly è tornato quello di un tempo. Già contro il Parma avevamo visto quello che di buono aveva fatto, ma ieri la sua prestazione è stata monumentale. La buona notizia è che Kalidou sta tornando ai suoi livelli, la migliore è che resterà a Napoli.
Domenica, già alla terza di campionato, ci sarà la gara delle gare contro la Juventus. La Vecchia Signora ha mostrato qualche crepa, ma la partita non può e non deve essere sottovalutata. Questo lo sa bene anche Gennaro Gattuso che ieri in conferenza ha portato tutti coi piedi a terra predicando calma perché nulla ancora è stato fatto. Se ne riparlerà alle 38esima. Adesso è lecito sognare e ben sperare. Ma, Napoli adesso c’è da pedalare perché il cammino è appena iniziato.
