L’Asl poteva impedire la trasferta. Un componente del Cts, il Comitato tecnico Scientifico, che collabora con il Governo, è intervenuto a Radio Kiss Kiss. Si tratta di Francesco Braconaro, che spiega all’emittente radiofonico perché secondo lui il Napoli non può essere punito. Il Giudice Sportivo deve ancora decidere in merito alla gara tra gli azzurri e la Juventus. Un rinvio dovuto a un supplemento di indagini richiesto da Gerardo Mastrandrea. Una vicenda che vede contrapposte Napoli e Juventus, con i bianconeri che chiedono il 3-0 a tavolino per l’assenza del Napoli allo Stadium. Ma soprattutto, qualunque sia il verdetto del Giudice Sportivo, la gara della terza giornata di campionato non disputata farà giurisprudenza.
L'Asl poteva impedire la trasferta. "La circolare del 18 giugno ribadiva il loro ruolo di sorveglianza, per cui impedire una trasferta è nei poteri di una ASL". Dice Francesco Braconaro che, però, ci tiene a precisare. "Ma il Governatore De Luca dice una cosa errata quando parla di protocollo procurato. Il protocollo della FIGC è stato validato dal Cts e dal Ministero della Salute. Con tutto il rispetto per De Luca, questo protocollo ha permesso al campionato di iniziare e terminare l'anno scorso dopo il lockdown".
Una Serie A che, nel momento in cui è ha sottoscritto il protocollo per la ripresa, non affrontava l’attuale emergenza. Quasi tutte le squadre sono state colpite, ad eccezione del Crotone. La situazione dopo i casi nell’Under 21 appare in via di peggioramento nonostante la bolla. Per quanto asintomatici, il rientro in campo degli atleti non è immediato. Servono più tamponi negativi per tornare ad essere a disposizione. Poi bisogna riprendere gli allenamenti e ritrovare la condizione, anche se c’è chi si allena anche con il Covid in isolamento domiciliare.
Le dichiarazioni di Braconaro sono quindi un colpo alla botte e un altro al cerchio, per fare chiarezza su una vicenda senza precedenti. Vicenda che, inevitabilmente, genera casi controversi. Domenica riparte il campionato dopo la sosta delle nazionali. La paura è che con la diffusione del contagio, i tempi stretti, gli interventi delle Asl e compagnia bella, si arrivi ai playoff. Quelli annunciati da Gabriele Gravina per salvare capre e cavoli. Quelli di fronte ai quali i presidenti dei club di Serie A storcono il naso.