30 Ottobre: una data speciale, indicata in rosso nel calendario azzurro. Una data mistica che segna il natale calcistico. Si celebra il più grande calciatore della storia del Napoli e della storia del calcio. Il più grande di sempre: Diego Armando Maradona.
Chi oggi a Napoli non conosce questo nome? Pino Daniele scrisse che rappresentò per la città intera qualcosa di molto importante: il riscatto, il vanto. Quello che ha fatto lui a Napoli lo hanno fatto solo i Borbone e Masaniello. Maradona è stato rivoluzione. Diego è stato quel genio misto a sregolatezza che ha saputo dare una boccata d’aria a Napoli e ai napoletani in un periodo difficile per la città e i suoi abitanti.
Se volessimo scrivere tutto su di lui non basterebbero forse le pagine di un libro. Il San Paolo porta il suo nome “San Diego”. Già perché solo un santo calcistico, un separato dal resto del mondo, è in grado di fare magie con la palla che nessuno oggi è in grado di replicare. Basti ricordare la famosa e rinomata punizione a due contro la Juventus che fece sbattere il povero Tacconi sul palo. In un attimo Diego fu in grado di abbattere la Vecchia Signora e anche le leggi della fisica.
Di Maradona ne nascono uno ogni cento anni, qualcuno ha detto. Errato. Di Maradona non ne nasceranno più. Maradona è stato e rimarrà unico.
Maradona ha osato sfidare il sistema. Un sovversivo guerriero che con la palla al piede riportò tra i napoletani l’orgoglio di essere tali. Nella cultura popolare Diego ha vestito i panni dell’hidalgo idealista che con la sua scugnizzeria napoletana misto argentina ha difeso la città nonostante le sue mille problematiche. La Grande Bellezza di Napoli, coniando un’espressione del regista Paolo Sorrentino, è stata Maradona. Diego, il Maschio Angioino della città, rimarrà in eterno indelebile, di generazione in generazione nel cuore di Napoli e della sua storia. È caduto, anche gli dei cadono. La droga aveva spento il suo sorriso. Ma ha saputo rialzarsi. Eroe non è chi non crolla mai. Eroe è chi trova la forza di rialzarsi sempre e comunque. Lui lo ha fatto perché la sua storia non poteva avere un simile epilogo.
