Più flop che top in poco più di un mese di Serie A. Un campionato che scopre la voglia di riciclarsi dopo anni di dominio Juventus e anche di emozionarsi. Per ora ci sono le rivelazioni. La prima chiamata Milan e chiamata Pioli. Ha saputo dosare Ibrahimovic e ragazzi destinati a diventare top player. Ma soprattutto la vittoria a Udine dimostra una cosa: vince dove deve vincere.
Il Sassuolo vince anche dove era difficile vincere considerando la differenza di valori, a Napoli. Perché la squadra di De Zerbi gioca un calcio moderno, aggressivo, poco speculativo. Il bel Napoli di Gattuso è alla seconda sconfitta stagionale tra campionato ed Europa League. Non un dramma. Analizzando, però, Victor Osimhen non è una bocca di fuoco e deve crescere. In zona gol serve la cattiveria giunta, quella che il nigeriano non ha e che non si tira fuori da un giorno all’altro.
La differenza, quindi, chi la fa? I bomber ovviamente. Il Cristiano Ronaldo che batte il Covid e batte anche lo Spezia con una doppietta. Insieme ad Ibrahimovic è lui l’uomo copertina. Lo è Ciro Immobile, che segna su rigore ma fa respirare la Lazio. Lo è Andrea Belotti, anche lui in gol dal dischetto in Torino già depresso.
Chi ha l’uomo che risolve le partite in questa Serie A caratterizzata da un grandissimo equilibrio tattico, ha l’arma vincente. E può arrivare fino in fondo. Perché una cosa bisogna dirla: l’attuale generazione di allenatori italiani è di un livello altissimo. Mosse e contromosse rendono le partite tutte divertenti dal punto di vista tattico e delle strategie. Gattuso, tra tutti, è colui che ha avuto la più grande delle evoluzioni. Ha sposato un progetto e poi lo ha rimodellato. La strada giusta era quella precedente al Sassuolo, ma lo è ancora quella di oggi. Una sconfitta non segna la crisi.
Adesso, via al riscatto. Tra due settimane c’è Napoli - Milan e sarà meglio arrivarci con un successo a Bologna. Prima però il Rejica.
