Benvenuti al Circo Serie A… ticket gratis, offre Agnelli

4 Ottobre 2020
- di
Redazione MagicoNapoli
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Tempo di lettura: 2 minuti

CIRCO SERIE A - “Venghino, signori, venghino… è arrivato il circo”.
Non è uno slogan, non è un invito. Piuttosto è una constatazione. Il circo Serie A, con la Lega che recita il ruolo del pagliaccio, riapre i battenti. Ci sembrava strano che dopo due giornate di campionato ancora nessuna polemica fosse sorta in materia calcio. È bastata una partita per farlo.

Andiamo per gradi. Più volte abbiamo ribadito che Napoli-Genoa non andava giocata. Successivamente al riscontro della positività di Mattia Perin il Genoa non doveva partire per il San Paolo. Nonostante gli altri componenti del gruppo squadra fossero negativi, è risaputo che un virus ha un periodo di incubazione che va dai 3 ai 7 giorni. Lo sapevano tutti. Tranne che la Lega, sempre quella truccata da pagliaccio nel grande carrozzone…ops… la Lega calcio.

Il Genoa dunque viene a Napoli, perde 6-0, e ritorna a casa. Il lunedì si scoprono 14 positivi. Panico. Caos. Isolamento. Nel Napoli c’è timore, giustificato. Primo tampone. Tutti negativi. Ma nessuno canta vittoria. Un virus, lo ribadiamo, sviluppa i propri agenti virali in più giorni. Un po’ come una cellula. Più passa il tempo, più si riproduce. E infatti, venerdì si scopre che Piotr Zielinski è positivo. Tutti gli altri negativi. Nuovi tamponi sabato. Altri due positivi: il calciatore Elmas e un membro dello staff tecnico esterno al gruppo squadra.

Agnelli: “La Juve rispetta le regole”

Che fare? De Laurentiis chiede il rinvio. Messaggia Agnelli. Il presidente bianconero risponde “noi rispettiamo le regole e scenderemo in campo”. (Piccola digressione: se si rispettano le regole, cominci a togliere i due scudetti revocati che tanto orgogliosamente espone in bacheca). Torniamo ai fatti. Il Napoli sabato è pronto per partire, il charter a Capodichino è in attesa, ma una nota dell’ASL blocca il volo per Torino. Gli azzurri devono rispettare l’isolamento fiduciario e applicare il normale protocollo che si riconduce ai comuni cittadini. Questo è il senso della nota dell’azienda sanitaria locale. La Lega e la Juventus vengono informate di ció, ma la partita non viene rinviata. Nel corso di tutta la domenica la Juve lancia continue provocazioni via social che mai ammetteranno com’è normale che sia. Match day, statistiche su Juve-Napoli, sondaggi su chi sarà l’uomo del match fino ad arrivare alle formazioni ufficiali. Una barzelletta all’italiana. De Laurentiis potrebbe farci il prossimo cinepanettone: sold-out assicurato.

Per la Lega e per la Juventus il Napoli avrebbe dovuto violare l’ordinanza dell’ASL di competenza e volare a Torino. Siamo a livelli dove la comicità incontra la tragicità. Risata e amarezza si miscelano in maniera complementare. Per la Lega il proprio regolamento è superiore anche alle leggi nazionali. Se qualcuno pensasse che ciò che decide in una gara di poker vale più delle leggi dello Stato sarebbe da TSO.

E adesso che succede?

Adesso viene il bello. Il Napoli, che per obbligo è rimasto in città, perderà 3-0 a tavolino con un punto di penalizzazione in classifica. La Juve ostenterá come sempre la vittoria sui propri social. D’altronde sono abituati a esporre vittorie che non gli appartengono.

Martedì sarà una giornata chiave. Il caso passerà nelle mani del giudice sportivo che deciderà se assegnare la penalizzazione al Napoli o rimandare la gara. Probabile che la giustizia sportiva confermi il 3-0 a tavolino e il conseguente punto di penalizzazione. De Laurentiis allora comincerà la battaglia legale contro la Lega che risponderà non più alla giustizia sportiva, ma al Tar del Lazio, competente in materia.

Una farsa, l’ennesima farsa all’italiana.
Mia cara Serie A, che brutta figura che hai fatto. C’era una volta il più bel campionato del mondo…

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