NAPOLI INTERVISTA MARANGON – Intervenuto a Febbre a 90, trasmissione in onda su Vikonos Web Radio/Tv, il doppio ex di Hellas Verona – Napoli Luciano Marangon ha parlato dei suoi ricordi all’ombra del Vesuvio nonché del momento vissuto dalla squadra di Spalletti.
“Il Napoli deve ritrovarsi psicologicamente, Spalletti deve osare un po’ di più, per vincere devi farlo necessariamente, io giocherei con il 4-3-3, o comunque metterei Mertens accanto ad Osimhen, troppo solo lì davanti. Quest’anno Luciano ha avuto i suoi problemi, come tutti del resto, ma nel corso della sua carriera ha vinto portando l’Empoli in A e poi allo Zenit, in Russia. In Italia, nonostante abbia allenato la Roma e l’Inter, non ha mai vinto, con il potenziale di giocatori che si ritrova lui, Ancelotti, Guardiola, Conte vincerebbero il campionato a mani basse. Ora è arrivato il momento di osare. D’altro se miri alla Luna, mal che vada arrivi alle stelle”.
“A Napoli sono stato da Dio, ci sarei rimasto dieci anni, andai via per giochi di mercato, il club doveva riscattarmi per pochi soldi dal Vicenza, si andò alle buste e non fui riscattato per pochi spiccioli. Durante la stagione ebbi alcuni contrasti con Ferlaino, il presidente si voleva intromettere nella mia vita privata, ci fu uno scontro dialettico. Forse per questo non rimasi. Peccato, quell’anno sfiorammo lo scudetto, eravamo molto legati tra noi”.