MERTENS NAPOLI INTERVISTA - Dries Mertens, per tutti Ciro Mertens, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della UEFA. Ecco le sue parole.
"Qui le persone respirano il calcio. Dai giovani ai quarantenni, ma anche le nonne ed i bambini più piccoli. Questo è pazzesco! Penso che questo sia qualcosa di speciale in Italia: svegliarsi, prendere il caffè al mattino e parlare solo di calcio. Mi chiamano "Ciro", è un nome tipico d Napoli, e penso che sia accaduto perché ho iniziato a vivere come loro. Vado in città tante volte, adoro il mare, adoro tutte le isole qui. E adoro il cibo, Anche se non è facile essere a dieta quando si gioca per il Napoli perché il cibo è davvero buono. Ma alla fine della giornata, provi semplicemente a goderti la vita perché è importante".
"È davvero un buon allenatore, penso sia perfetto per il Napoli in questo momento perché. Sta dando tante possibilità ai giocatori giovani e penso che anche per il futuro possa essere un ottimo allenatore. Ha vinto tanto da calciatore e sa cosa vuol dire vincere, era qualcosa che mancava alla squadra. Questa è una cosa che abbiamo percepito anche con Ancelotti, uno che ha vinto molto e che provava a trasmettere questa mentalità anche ai calciatori".
"Al primo anno di Sarri ho giocato solo 6 partite dall’inizio ed ero arrabbiato. Mi diceva sempre ‘Sei così importante per me e per la squadra, non preoccuparti che arriverà la tua occasione’. Così un giorno mi ha schierato come attaccante centrale e sono stato felice perché mi ha cambiato la vita. Mi ha schierato centravanti e mi ha detto ‘Sono sicuro che lo farai bene’".
"All'andata abbiamo fatto una grande partita, è stato fantastico segnare al Barcellona. Al ritorno sarà tutto più complicato. L'1-1 del San Paolo ci obbliga a far gol al Camp Nou. Senza gol, verremo eliminati. Ci stiamo preparando all’impresa".
"Ho giocato con Hamsik e non pensavo al record. Poi ho iniziato a segnare, mi sono avvicinato a Maradona e l'ho superato. Poi mi sono avvicinato a Marek e l'ho superato. È qualcosa di incredibile per me essere il più grande marcatore della storia di questo club".
