CAMBIAMENTO IN CASA NAPOLI - Cambiare: la parola d’ordine in casa Napoli. Il club di Aurelio De Laurentiis si appresta a quella che senza dubbio sarà una sessione di calciomercato che condurrà a cambiamenti radicali nella rosa azzurra. Se consideriamo l’undici titolarissimo di Maurizio Sarri, che sfioró l’impresa scudetto nel 2018, oggi di quella squadra ne restano solo tre undicesimi. Alcuni sono già andati, altri, come Koulibaly e Ghoulam, sono con la valigia in mano pronti a dare l’addio ai colori azzurri.
I punti cardine da cui si ripartirà la prossima stagione sono i due piccoletti dell’attacco: Lorenzo Insigne e Dries Mertens.
Il primo è chiamato alla definitiva consacrazione non certo come calciatore, la cui maturità ha raggiunto già da tempo, ma da capitano della squadra. Più grinta, più cattiveria, più collante tra squadra e società. Episodi come l’ammutinamento di novembre non dovranno più ripetersi. Scontri tra la dirigenza e la rosa dovranno essere solo un lontano e brutto ricordo. E ad avere la responsabilità, seppur minima e parziale di ció, dovrà essere lo scugnizzo di Frattamaggiore. Capitani lo si è non solo dentro al campo nei novanta minuti di gioco, ma anche e soprattutto a telecamere spente lontano dai riflettori.
Il Napoli ripartirá anche dal suo ambasciatore: il folletto belga Dries Mertens. Chiedergli di più è impossibile. Riconoscenza è il termine giusto nei confronti di un calciatore che con la palla al piede ha scritto la storia di Napoli e del Napoli. Ripartire da Mertens è un assist anche per il futuro di questa squadra che troverà nella punta azzurra un punto di riferimento costante e continuo che farà del bene a tutti compresi i nuovi arrivati.
La coppia D&I è chiamata a un ultimo sforzo: trascinare la squadra verso traguardi importanti. Con la loro leggerezza d’animo, col loro sorriso, col loro cuore e sudore, dovranno essere in grado di trasferire fame di vittoria e voglia di sacrificio alle nuove leve che quest’anno prenderanno in mano le redini del nuovo Napoli. Riusciranno i nostri eroi? Domanda a cui nessuno sa fornire responso, ma l’essenziale sarà crederci e provarci.