Lezione di vita di Gennaro Gattuso al termine della gara pareggiata dal Napoli contro il Torino. Il tecnico ha palrato anche del suo difficile momento personale per il problema all'occhio. "Siamo arrivati scarichi fisicamente, ci teniamo stretto questo punto. Si poteva fare di più ma dobbiamo anche capire come siamo arrivati.
Bisogna sempre inventarsi qualcosa, mancano calciatori importanti. Quando si gioca ogni tre giorni per quattro mesi ci sta, ci teniamo stretto questo pareggio e pensiamo a recuperare energie. Sentenza Coni ci ha caricato? Bisogna avere le gambe, i muscoli e la testa pronti. Non ci siamo… Sono dieci giorni che non sono me stesso".
Gattuso prosegue: "Faccio un appello a chi non riesce a guardarsi allo specchio: la vita è bella. I ragazzi ne hanno sofferto, ma sono vivo. C’è gente che diceva che avevo un mese di vita…
Ho la miastenia da 10 anni, è la terza volta che mi capita ma passerà, l’occhio tornerà al suo posto. Osimhen ha caratteristiche importanti e fa la differenza. Oggi non abbiamo sofferto tantissimo ma abbiamo fatto poco. Non siamo brillanti, abbiamo pagato gli acciacchi. Abbiamo avuto pochissimi problemi muscolari, sono stati tutti traumi.
Oggi Lozano ci ha dato una grandissima mano, dobbiamo ritrovare tutti i calciatori di qualità al 100%. I ragazzi mi sono stati vicini. Ho fatto 5-6 giorni molto difficili per questo problema. Non vedevo solo doppio ma provavo anche grande stanchezza, non è facile. C'è di peggio nella vita, questa è la mia vita. Se non ci sarò più, spero di sparire su un campo da calcio".
