Ringhio Revolution, il Napoli (ri)tenta l’assalto al palazzo

11 Ottobre 2020
- Di
Redazione MagicoNapoli
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La Ringhio Revolution ha avuto inizio e continua ad andare avanti. Nonostante le note vicende createsi attorno al Napoli, la vera bolla protettiva l’ha creata Gennaro Gattuso attorno alla propria squadra. Mentre insorgono ogni giorno nuove polemiche, con tanti tesserati di club ed esponenti del calcio che attaccano l’operato del Napoli, la squadra è chiusa a Castel Volturno in una bolla  preventiva sia epidemiologicamente che calcisticamente. 

Il tecnico calabrese, arrivato lo scorso dicembre al posto dell’esonerato Carlo Ancelotti, entrato in punta di piedi, sta man mano rivoluzionando il mondo Napoli. A partire dall’assetto tecnico-tattico alla mentalità. Non necessariamente un calciatore grintoso sa essere un allenatore che trasmette grinta ai propri calciatori, ma Gattuso ci è riuscito. Tutti motivati. Dal primo all’ultimo. Basti considerare uno spento Hirving Lozano la scorsa stagione, cacciato anche dallo stesso Ringhio negli allenamenti, diventato poi uno dei comprotagonisti di questo nuovo ciclo azzurro. 

Gattuso ha chiesto alcuni elementi a Giuntoli e a De Laurentiis ed è stato accontento. A partire da Osimhen per poi finire con Bakayoko, punta di diamante del nuovo assetto tecnico.

Proprio riguardante l’aspetto tattico, Gennaro Gattuso è pronto a introdurre nuove modifiche e variazioni. 

Il 4-2-3-1 si prepara difatti ad essere il nuovo modulo che Ringhio sta preparando per dare l’assalto al Palazzo. Un assalto non conclamato, un assalto silenzioso verso la vetta e il potere. Un assalto firmato Gattuso-De Laurentiis. Ma si sa che chi cerca di sovvertire il potere calcistico e non solo, è sotto mira e basta un piccolo passo falso per buttare tutto in aria. 

Durante la rivoluzione francese nel lontano 1789 il popolo si ribellò contro l’assolutismo di chi da anni tiranneggiava su di loro. Tra i protagonisti della rivoluzione vi fu il popolo, il terzo stato che avanzava. 

Sarà il Napoli di Gattuso il terzo stato che avanza? Presto per dirlo. Tre anni fa il Napoli di Sarri, passato poi dalla parte del “tiranno”, ci è stato vicino, ma si concretizzò con un nulla di fatto. 

Adesso servono i fatti. Aspettando che il campionato ricominci Gattuso prepara la marcia su Parigi. 

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