Spalletti: "La sostituzione di Insigne? Ha un affaticamento, nessuna anomalia". Poi sulla vittoria...

31 Ottobre 2021
- di
Arianna Botticelli
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SPALLETTI SALERNITANA NAPOLI INTERVISTA - Queste le parole di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, intervistato da Dazn al termine del match contro la Salernitana vinto per 0-1 grazie alla rete di Zielinski.

Serie A, l'intervista di Spalletti dopo Salernitana Napoli 0-1

"Quando ho fatto i cambi eravamo sull'1-0, qual è l'anomalia? Insigne ha un affaticamento muscolare ed è a rischio di farsi male. Si gestisce dentro, si vede come va la partita, se ce n'è bisogno o no. 40, 35 o 30 minuti sarebbero stati troppi, 15-20 minuti si rischia molto meno e ugualmente può darci il suo contributo. Se poi la squadra avesse avuto bisogno di andare ulteriormente a fare qualità per vincere la partita avremmo visto. La partita però è stata gestita. A mettere un calciatore tecnico dopo che loro hanno messo tutte queste persone fisiche mi sembrava inopportuno, così ho deciso di lasciarlo fuori ed evitare qualsiasi rischio. Osimhen veniva già da una partita con un affaticamento che abbiamo tenuto nascosto per vedere se migliorava. Ieri Insigne durante l'allenamento ha lamentato un affaticamento, gli ho detto di provare. Stamattina nel risveglio muscolare mi ha detto che lo sentiva come ieri, impastato. E ho fatto decidere lui e mi ha risposto che se c'era bisogno sarebbe subentrato. Non c'è nessun caso, nessun problema, di nessun genere".

Sul match

"Noi nel primo tempo abbiamo fatto la scelta di giocare con Mertens. Mancando da tanto tempo nella partita vera dei 90 minuti sapevamo che avremmo dovuto sostituirlo prima o poi. Quando la partita si è fatta più fisica, sul finale di gara, c'è Petagna che dà una mano in fase offensiva e in fase difensiva. Quando la squadra avversaria si chiude ci vuole uno fisico che possa prenderla di testa. Se gestivamo meglio la palla, specie quando eravamo in superiorità numerica, non c'era bisogno di far tornare la Salernitana in gara. La Salernitana ha fatto una grande partita, confermando quanto ho detto nel pre-partita sulla necessità di entrambe le squadre di fare punti. I calciatori hanno tirato fuori qualcosa in più e l'abbiamo portata a casa. Oggi la squadra si è vestita da Napoli. Quella maglia va riempita bene e oggi i ragazzi sono stati perfetti".

L'orgoglio di aver creato un gruppo

"Io sono orgoglioso di essere stato accettato in un gruppo fantastico, fatto di gente seria, bravi ragazzi, a cui va data fiducia e che va sostenuto dal punto di vista caratteriale. Qui c'è gente che attecchisce, che prende, che regge quando si alza l'asticella perché tutti vogliono il bene del nostro pubblico. Noi vogliamo restituire tutto l'affetto e l'amore che ci danno. Ma è la squadra ad essere forte".

Sull'esultanza liberatoria a fine gara

"Con mio figlio che è partito da Milano, gli avevo detto di non venire che non c'erano i tifosi del Napoli, ma è venuto lo stesso".

Sull'espulsione di Koulibaly

"Per come l'ho vista è al limite, ma Fabbri ha deciso così. La trattenuta un pochino c'è stata, anche se la palla andava via. E' giusto che decida l'arbitro, noi dobbiamo soltanto adeguarci e sopperire alla mancanza di uno come Koulibaly".

Quanto è orgoglioso di questo modo di vincere

"Ci vuole l'episodio che fa vedere che ciò che dici è corretto. Anche quelli che hanno giocato meno sono titolari importantissimi che oggi hanno portato i tre punti".

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