KIM MIN-JAE NAPOLI NUOVO ACQUISTO - Mostro e colosso. Non esattamente i soprannomi che si addicono a un buon giocatore di calcio. Eppure c’è chi, come Kim Min-Jae, è riuscito a donare positività a questi epiteti. Tutto è sembrato già scritto.
Anche l’incontro con il Napoli e, soprattutto, la città di Napoli, abituata a lottare contro gli appellativi, avvezza a dare una chance a tutti. Persino a chi, con tutta l’umiltà del mondo, è sbarcato all’ombra del Vesuvio per sostituire una leggenda del club come Kalidou Koulibaly.
Kim Min-Jae nasce il 15 novembre 1996 a Tongyeong, in Corea del Sud. Il clima familiare improntato allo sport lo aiuta fin dalla tenera età a lanciarsi nel mondo del pallone. I genitori, entrambi atleti, e il fratello maggiore, portiere per l’università privata Myongi, spronano il piccolo Kim a dare i primi calci al pallone.
Egli inizia così a giocare per il Technical High School di Suwon. Nel 2016 viene ingaggiato a titolo gratuito dal Gyeongju KHNP, società semi-professionistica, per poi passare l’anno seguente al Jeonbuk Hyundai e coronare il sogno di giocare nella prima serie coreana.
Da lì l’ascesa è rapida. E, come salito su un treno immaginario, percorre l’Asia per giungere in Europa. Inizia in Cina, tra le fila del Beijing Guoan, per poi trasferirsi nel 2021 al Fenerbahce, in Turchia. L’ultima tappa è roba di quest’estate: Napoli e il Napoli.
Dal campo al privato. Kim Min-Jae, come dimostrato dalla bio del suo profilo Instagram, ha una compagna, Ahn. La coppia, ormai più di un anno e mezzo fa, ha avuto anche un bambino. Oltre a stare con la famiglia, nel tempo libero il nuovo giocatore del Napoli ama scorrazzare in bicicletta. Una passione trasversale, che condivide con il suo allenatore: Luciano Spalletti.
Non passa certo inosservato, Kim Min-Jae. Solo a vederlo si potrebbe dire che il suo ruolo è quello di difensore centrale. Fisico imponente, 190 centimetri d’altezza e una prestanza fuori dal comune ne fanno il giocatore ideale per raccogliere l’eredità di Koulibaly. Ma, come per il senegalese, l’aspetto fisico non è tutto. Kim, infatti, ha sia la personalità che la qualità per cominciare l’azione dal basso. È un difensore moderno, che ha nel personale bagaglio tecnico sia il lancio che il fraseggio.
Ormai parallelamente al calcio corre il fantacalcio, il gioco più amato degli italiani. Perciò in una scheda che si rispetti non ci si può esimere dal dare un consiglio a metà tra il pallone che rotola e il fantasy game. Kim Min-Jae avrà una gravosa responsabilità: sostituire Kalidou Koulibaly.
Tuttavia ha tutte le carte in regola per farlo. Abile nel gioco aereo e pulito negli interventi, anche in ottica fantacalcio l’acquisto del coreano potrebbe rivelarsi efficace. Qualche bonus che arriverà per forza di cose grazie alla sua altezza, e la scarsa propensione al cartellino, fanno di Kim Min-Jae una buona scelta, anche in ottica modificatore.
Daniele Izzo