INTERVISTA CALZONA NAPOLI SPALLETTI - Francesco Calzona è un volto noto nello spogliatoio e sulla panchina del Napoli. È stato per 13 anni il vice di Maurizio Sarri e per un anno di Luciano Spalletti. Questa estate è poi arrivata la grande chiamata, quella della Nazionale slovacca, e lui l'ha colta al volo. Ma l'allenatore non smette di seguire gli azzurri e ha parlato della magica stagione dei partenopei in una intervista al Corriere dello Sport.
"Da Tegoleto - che è Arezzo, dove io giocavo - all’Avellino, al Verona, al Perugia, al Grosseto, all’Alessandria, al Sorrento, all’Empoli e poi al Napoli, dove sono stato suo collaboratore. Ringrazio Sarri per quel che mi ha dato e penso e spero di aver ricambiato. L’anno dei 91 punti a Napoli è stata un’emozione continua, vive ancora adesso dentro chi l’ha attraversata. Un momento di calcio elettrizzante".
"Un fiume di calcio, con il quale poi ti soffermi a parlare anche di altro. Un innovatore da sempre, la sua Roma, e glielo ho detto, ha raggiunto vette di spettacolarità impressionanti. Ma ho il sospetto che adesso si stia superando. Vedo giocarli, come l’altra sera, ed è allegria, spensieratezza, organizzazione. E’ la squadra più bella d’Europa, affronta chiunque allo stesso modo. Vanno applauditi tutti, De Laurentiis, Giuntoli, l’area tecnica e Spalletti: hanno allestito un potenziale da favola, ringiovanendo l’organico. Possono andare oltre quel Napoli dei 91 punti".
"Il Napoli ti dà gusto enorme, hai voglia di vederlo. E’ spettacolare, affamato , verticale. E’ tante cose. Io sento spesso Luciano, mi confronto, ascolto. E’ bravo perché si adatta agli uomini che ha e poi costruisce il calcio che con loro si può adottare. Non si fossilizza".
"Giocatore e persona straordinaria. Il Napoli, e Giuntoli e Spalletti principalmente, ci hanno creduto anche quando non brillava. Non era semplice aspettarlo, lo hanno fatto perché erano consapevoli delle sue qualità. Ed hanno avuto ragione".