Napoli - Atalanta, Spalletti in conferenza: "Con la Dea sempre grandi sfide. Lo scudetto non è una formalità"

10 Marzo 2023
- di
Emanuele Catone
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Spalletti Inter Napoli
Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI ATALANTA CONFERENZA STAMPA SPALLETTI - Alla vigilia della partita contro l'Atalanta, in programma sabato 11 marzo alle ore 18:00 allo stadio Maradona, l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa.

Napoli-Atalanta, la conferenza stampa di Spalletti

"La mentalità si costruisce nel tempo, l'andata fu una partita che ha rafforzato il concetto di calcio che volevamo fare con un risultato strappato a fatica. Con l'Atalanta sono sempre grandissime sfide, il risultato finale te lo devi meritare per portarlo a casa. I nerazzurri sono una grande squadra, allenata da un grandissimo allenatore, anzi sono tante stagioni in cui porta a casa un fatturato calcistico importante sia di soldi che di risultati. Non dobbiamo reagire dopo la sconfitta con la Lazio perché si deve reagire quando si sbaglia, noi con la Lazio non abbiamo sbagliato niente sull'atteggiamento poi è chiaro che bisogna fare delle cose in maniera migliore ed è mancato solo il risultato".

Sul tifo al Maradona

"Ho visto una partecipazione totale da parte dei tifosi, con un grande voler star vicino alla squadra, non ho trovato alcuna differenza. Noi abbiamo l'idea di quello che vogliamo fare, di cosa affrontiamo di partita in partita, e l'unica via di uscita è la vittoria sempre e sappiamo che il nostro pubblico è al nostro fianco sempre e ci darà una mano tutte le volte che ci vedrà in difficoltà e l'ho percepito così anche nell'ultima".

Sul mese di marzo decisivo

"Si parla sempre di partite future, ma l'ho già detto tante volte che per noi non funziona così. Noi ne affrontiamo una per volta e ora l'attenzione è tutta alla partita con l'Atalanta. Non abbiamo la presunzione di poter gestire un campionato come se fosse una formalità o un intralcio ad altre gare più importanti, l'intralcio è solo l'Atalanta ora ed è fortissima per tanti motivi".

Su Simeone

"Stamattina gli brillavano gli occhi per la convocazione in Nazionale. È di quelli veri, sanguigni, per i sudamericani è ancora più forte e significa che anche in poche partite ha lanciato un messaggio indelebile per chi lo valuta. Lui non ha una prestazione in base al gettone che inserisci, lui la fa sempre allo stesso modo, forte, e tenta di dare l'aiuto maggiore alla causa".

Su Ndombele

"Ndombele è forte, solo i risultati e le prestazioni di questo periodo di Zielinski e Anguissa non gli hanno permesso di giocare di più. Lui è un cubo che ha forza, tecnica, si scrolla le marcature come potrebbe accadere domani, quando l'ho messo dentro si è fatto trovare pronto per pezzi di partite".

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