Sarri: "Sarrismo? Il mio Napoli sarà ricordato per trent'anni"

23 Novembre 2023
- di
Emanuele Catone
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Sarri
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NAPOLI INTERVISTA SARRI - In una lunga intervista a La Repubblica, Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli e ora alla Lazio, ha toccato vari argomenti, dalla sua carriera al problema calendari ricordando poi anche i suoi anni in azzurro.

Sarri ricorda il suo Napoli

"Sono parecchio contento perché vengo da parecchio lontano. Il Napoli di Sarri sarà ricordato per trent’anni. Se il sarrismo esiste? Se ci riferiamo agli anni di Napoli, io non posso e non devo fare quel calcio lì per forza, anche se la gente pretende da me sempre la stessa maniera di giocare. Avere dei palleggiatori non è come avere dei contropiedisti, mi devo adattare, la Lazio non potrà mai essere come il Napoli. Prendiamo Immobile: deve attaccare la profondità e non giocare contro le sue qualità migliori. L’altro giorno mi ha chiesto: mister, cosa devo fare per tornare come prima? Gli ho risposto: fai quello che hai sempre fatto, non venire incontro alla palla, continua a scavare la difesa avversaria, a giocarle addosso".

Sul problema calendari

"Ne parlo da cinque anni, eppure mi accusano di cercare alibi e basta. In questi giorni in Spagna sta venendo giù il mondo per l’infortunio di Gavi, lo chiamano Uefa Virus: spero che qualcuno abbia l’onestà intellettuale per riconoscermi che certe cose io le dico da una vita. L’unico calcio sostenibile è quello inglese, il più tradizionalista, dove il sabato pomeriggio non c’è nessuna partita in tv perché la gente affolla gli stadi delle categorie minori. La finale di FA Cup è il match più visto al mondo dopo quella di Champions, eppure da cent’anni ha sempre gli stessi riti e si gioca a Wembley, mica in Arabia. Vorrà dire qualcosa?".

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