NAPOLI INTERVISTA QUAGLIARELLA - Nei giorni scorsi Fabio Quagliarella ha annunciato l'addio al calcio giocato. Una carriera luminosa, in cui ha vestito anche la maglia del Napoli. E in una intervista a La Gazzetta dello Sport, l'ormai ex attaccante italiano ha parlato della sua ultima partita giocata proprio al Maradona ma anche del ritorno in azzurro di Walter Mazzarri.
"Quando sono usciti i calendari, ho visto l’ultima gara al Maradona. “Madonna mia”, ho pensato. Un segno del destino, pensavo. Ma arrivarci proprio quel giorno con il Napoli campione d’Italia dopo 33 anni, e ripensando all’accoglienza che mi hanno fatto… è stato qualcosa che mi ha spiazzato, con quella targa ricevuta sotto la curva. Dopo, a mente fredda, ho pensato che se avessi scritto io la sceneggiatura di quel giorno non sarebbe stata così perfetta. L’unica pecca, e non è stata una cosa da poco, è che quel giorno la mia Samp ha salutato la Serie A. Un giorno però così speciale che è finito in un… quadro. A casa mia ho incorniciato l’ultima maglia, le ultime scarpette, l’ultima fascia di capitano, il Gagliardetto, i parastinchi usati quel giorno".
"Innanzitutto la scelta mi ha sorpreso, ma secondo me De Laurentiis aveva bisogno di un allenatore che conoscesse l’ambiente e che aveva fatto benissimo a Napoli. Era fuori dal giro da un paio d’anni, ma sa come si deve muovere e cosa serve fare. Ovvio, il calcio si è evoluto, ho letto che lui dovrebbe riproporre il 4-3-3, siamo tutti curiosi, ma non ha un compito semplice".