Napoli isolati dall’isolamento. Accade anche questo nel calcio al tempo del Covid. Bolla per molti ma non per tutti. Così, Fernando LLorente e Arek Milik, che sono ai margini della rosa azzurra, non sono stati costretti a ‘rinchiudersi’ al Golden Tulip. Nella struttura che ospita il Napoli non ci sono i due attaccanti. Il motivo è semplice. Entrambi, a partire dalla gara contro il Genoa (in realtà dal ritiro del ritiro a Castel di Sangro) non si sono allenati con il gruppo di Rino Gattuso. Non hanno condiviso, quindi, né i momenti in campo né quelli nello spogliatoio.
Ci sono nel Napoli isolati dall’isolamento, oltre che fuori rosa perché hanno rifiutato i vari trasferimenti. Un vero e proprio braccio di ferro quello tra il polacco con la società di Aurelio De Laurentiis. Meno forte il contrasto con lo spagnolo, ma la situazione non si sposta più di tanto, anche perché Llorente è apparso incontentabile. Per lui si sono fatti avanti, negli ultimi mesi, una decina di club.
Il Napoli lo avrebbe lasciato partire liberamente senza chiedere soldi per il cartellino purché fosse a titolo definitivo. Così, il club partenopeo avrebbe risparmiato 2,5 milioni di ingaggio netto annui. Invece, a Llorente non è andata bene nessuna soluzione. Neanche di fronte alla chiamata di Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria che probabilmente gli ha spiegato che un gigante come lui avrebbe fatto benissimo in blucerchiato. Infatti, con Candreva e Keità sugli esterni e il 4-4-2 che sta utilizzando Sir Claudio in questa prima fase, Llorente sarebbe stato un terminale offensivo adeguato.
Con Milik è tutta un’altra storia. Nel Napoli isolato dall’isolamento e anche da tutto il resto. Una frattura insanabile con il club e con la piazza. Nessuno ha gradito. Voleva la Juventus, che lo ha sedotto e abbandonato e fino a gennaio resterà fuori squadra. Mesi senza giocare, se non con la nazionale polacca che lo ha convocato. Lui, insomma, può andare anche in Polonia, ma non in campo con gli azzurri.