CONTE NAPOLI - Antonio Conte ha conquistato i tifosi del Napoli in pochi mesi, ma non solo. L'allenatore azzurro ha portato dalla sua parte tutto l'ambiente partenopeo, compresi i media che raccontano della squadra partenopea. A elogiare l'atteggiamento di Conte è stato, sulle pagine del Corriere dello Sport, il giornalista Mimmo Carratelli che ha evidenziato il valore delle conferenze stampe del tecnico pugliese.
"Le conferenze di Conte sono un godimento. In tenuta scura, come l’ultimo figlio di Juliette Gréco e dell’esistenzialismo. Spesso a braccia conserte, tormentando il polso con l’orologio, intrecciando le mani, guardando negli occhi l’interlocutore senza mai fulminarlo, con quella voce da grattugia, molto cinematografica, Conte risponde sempre con pazienza e attenzione. Da pastore evangelico. Ma senza la spocchia di quelli che, e sono molti, vogliono rivelare il verbo del pallone.
Ieri ha risposto su tutto, su Lukaku, il Como, Fabregas, Kvaratskhelia, varie e eventuali, concedendosi anche una franca risata. E sulla questione-scudetto non si è scomposto. Ha spiegato come la pressione sul Napoli primo in classifica sia salutare perché si trasforma nella “sana pressione” dei tre punti da conquistare. E ha parlato anche di “sana paura” che alza il livello della prestazione. Si è concesso anche una parentesi romantica parlando del Maradona. Certi stadi che fanno parte della storia del calcio italiano non vanno abbandonati, ma solo ammodernati. C’è scappata una lacrima a noi degli anni di Diego".