Gilmour: "A Napoli mi sto godendo ogni momento"

12 Ottobre 2024
- di
Guido Arbolino
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Billy Gimlour Napoli-Palermo
Tempo di lettura: 2 minuti

INTERVISTA GILMOUR NAZIONALE - Billy Gilmour, centrocampista del Napoli, dal ritiro della Scozia ha rilasciato una lunga intervista sui canali social della nazionale sul suo trasferimento a Napoli.

"La Premier League è sempre stato il sogno, ma quando è arrivata l'opportunità di andare fuori ho voluto confrontarmi con una nuova realtà. Le mie aspettative a Napoli sono state superate. Nelle prime due partite vedere tutti quei tifosi allo stadio e l'atmosfera incredibile che c'era in città è stato bellissimo. In campionato la partenza è stata super. Sto amando ogni momento in questa mia nuova esperienza, questa è una città straordinaria che vive di calcio. Anche in Scozia è così".

Sulla lingua italiana.

"Sto lavorando duro, sto cercando di imparare la lingua e la cultura, spero di poter parlare meglio tra un paio di mesi. Ad oggi conosco giusto le basi, ma è una questione di rispetto interessarsi alla lingua e non parlare solo inglese nello spogliatoio. Quando non capisci la lingua, puoi giusto carpire alcune parole, alcuni segnali. Imparo parole come: uomo, solo, cambio, attacca lo spazio! Sto imparando".

Sulla conversazione avuta con De Zerbi.

"Prima di venire a Napoli ho parlato con De Zerbi, lui mi ha consigliato di accettare. Mi aveva detto che avrei amato la città e mi sarei trovato benissimo e in effetti aveva ragione. Mi aveva detto che era stato un calciatore del Napoli. Le prime due settimane a Napoli sono stato in Hotel, avevo il mare di fronte, le barche, gli yatch. Non ho ancora visitato il murale di Maradona, ma quando torno a Napoli ci vado, è un posto magico e voglio vederlo. Per ora sono stato in un paio di ristoranti, le persone sono state molto gentili, tutti si preoccupano affinché io stia bene in questa nuova città. Hanno il calcio nel cervello".

La cosa più pazza che hai visto?

"Quando usciamo dallo stadio, siamo in taxi e vediamo tutti i motorini intorno a noi, ci battono sui finestrini. Lì le corsie sono due ma sembrano quattro. Non ho ancora guidato a Napoli e penso che non lo farò".

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