De Bruyne: "Napoli scelta migliore. Su Conte..."

6 Agosto 2025
- di
Guido Arbolino
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Kevin De Bruyne amichevole Napoli-Brest
Tempo di lettura: 3 minuti

Kevin De Bruyne, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport dal ritiro di Castel di Sangro. Queste le sue parole.

Le parole di Kevin De Bruyne

Napoli è una sfida, una scelta di vita o una tappa per vincere ancora?

"Tutte e tre le cose insieme. Onestamente c'erano anche altre opzioni, ma dopo aver parlato con mia moglie e i miei figli ho pensato tra me e me che questa fosse la migliore. Ho valutato tutti i fattori, lavoro e vita, carriera e futuro. Tra l'altro è la squadra che ha vinto il campionato, una squadra incredibile, e avendola sfidata in Champions so cosa si prova: conosco i tifosi, la loro passione e il loro sostegno. Quindi Napoli mi ha trasmesso la sensazione più bella".

La Serie A le ha dato il benvenuto così: "The king is here".

"Io non sono il re, sono solo un calciatore. Non faccio molto caso a certe cose, provo a svolgere il mio lavoro al meglio, ma ovviamente è bello essere apprezzato. Spero di poter continuare ad avere una bella carriera".

Inevitabile: prime differenze di metodo tra Conte e Guardiola.

"Direi che sono due modi diversi di giocare: probabilmente Pep è un po' più attento al controllo della palla e al possesso, mentre Conte è un po' più strutturato nel gioco e punta molto sulla mentalità. Pep lavora più sulla zona. Ci sono un paio di cose diverse, ma ogni allenatore ha i suoi principi e le sue caratteristiche".

Cosa le ha chiesto Conte in questa prima fase?

"Per il momento non ci siamo concentrati molto sugli aspetti personali. Si lavora sulla squadra, ci dà istruzioni collettive, sulle posizioni di tutti. Probabilmente più avanti parleremo di cose più specifiche".

Lei ha vinto ventiquattro titoli in carriera: se dovesse scegliere il numero venticinque?

"Probabilmente lo scudetto, sì, ma non mi chiedo mai cosa scegliere: prenderò qualsiasi cosa riuscirò a vincere. Non avendo mai giocato in Italia, però, il campionato sarebbe un bell'obiettivo. Sarebbe molto cool! Ma non è ancora iniziato e quindi... Vedremo".

Giochiamo: Scudetto, Champions o Mondiale?

"Tutte e tre, non c'è una decisione da prendere".

Facciamo sul serio. Serie A, Champions, Supercoppa Italiana e Coppa Italia: quali sono gli obiettivi di De Bruyne e del Napoli?

"Proprio perché le competizioni sono tante, chiaramente è difficile dire che vinceremo tutto. Anzi, non posso mica dirlo. Devi cominciare a giocare, poi magari vinci una partita e un'altra ancora e vai avanti... Speriamo di arrivare più in alto possibile su tutti i fronti, ma dipende da tante situazioni: avversari, infortuni e altri fattori. Devi basare il finale della tua stagione su quello che accade durante".

Quali squadre lotteranno con voi per lo Scudetto?

"Beh, ci sono sempre Inter e Milan. La Juve. L'Atalanta sta lavorando bene e hanno buoni gruppi anche Roma e Lazio. Ci sono tante squadre veramente molto, molto forti".

Quale muscolo le fa più male dopo venti giorni di preparazione con Conte?

"Ah, tutti! Qui è difficile ed è molto diverso rispetto a quello a cui ero abituato in Inghilterra, ma mi sento bene. Sto gestendo tutti gli allenamenti e sono molto felice di quello che stiamo facendo. Mi fa bene allenarmi in questo modo, è una buona cosa".

Si rende conto di quanto la gente sia ancora incredula di vederla in Italia. Con il Napoli.

"Penso sia bello, ma credo anche di essere solo un calciatore come gli altri miei compagni. Certo, ho giocato un bel po' di partite e sono tra i più anziani con Di Lorenzo, Politano, Spina e Romelu, ma alla fine sono come tutti. Faccio il mio lavoro e cerco di fare del mio meglio. Stop".

Grealish le ha chiesto di Napoli?

"Maybe... Forse".

Sulle amichevoli.

"Non sono preoccupato, andrà tutto bene. Ho scelto la 11 perché era disponibile. Ovviamente vorresti vincere sempre, anche le amichevoli, ma capisci che stai lavorando ed è una fase diversa. Siamo appena a metà preparazione. E comunque credo che nel secondo tempo con il Brest abbiamo giocato bene. Ripeto, non sono preoccupato: andrà tutto bene, ne sono convinto".

L'ha chiamata anche la Juve, vero?

"Ho avuto varie conversazioni con tanti club attraverso il mio entourage. Ma è la normalità quando sei libero".

A proposito: la sua famiglia è già a Napoli?

"In questo momento è ancora in Inghilterra, stiamo organizzando il trasloco: dobbiamo ancora prendere casa, spostare le nostre cose, i nostri tre figli ed essere pronti con le scuole a settembre. C'è tanto lavoro da fare e io sono spesso fuori. Mia moglie Michèle probabilmente verrà a fine agosto con i bimbi. Dopo dieci anni in Inghilterra dovremo abituarci a un nuovo modo di vivere, ma sono sicuro che andrà tutto bene".

Perché ha scelto la maglia numero 11 dopo tanto 17 e tanto 7?

"Perché era disponibile! Solo per questo".

Come trascorre il suo tempo libero?

"Mi piace giocare a golf e a padel. Ma di base il mio hobby è portare i miei bimbi in giro a giocare a calcio. Mi piace guardare come giocano, mi diverte la vita con i miei figli. Per me è importante aiutarli e vederli crescere. Fare cose normali nella vita mi diverte e mi dà molta pace. Perché la vita è pazza". 

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