L’atteso incontro del 18 settembre sul progetto del nuovo stadio di proprietà del Napoli a Poggioreale, nell’ambito della Zes, si preannuncia interlocutorio. Come riportato da La Repubblica, non parteciperanno né il presidente Aurelio De Laurentiis, impegnato a seguire la squadra all’Etihad Stadium, né il sindaco Gaetano Manfredi. A rappresentare il club sarà l’avvocato Arturo Testa, ma l’assenza delle figure principali ridimensiona l’appuntamento, destinato a non portare decisioni concrete.
Aggiornamento 19 novembre - Il Comune di Napoli ha bocciato il progetto del nuovo stadio proposto da Aurelio De Laurentiis nell’area del Mercato del Caramanico, a Poggioreale. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la decisione negativa nasce principalmente dall’opposizione dei mercatali, contrari a lasciare la loro sede per far spazio all’impianto. Durante la Conferenza dei Servizi del 27 ottobre, alla quale hanno partecipato Comune, Città Metropolitana, ASL, commercianti e il team progettuale del Napoli, è stato confermato il parere sfavorevole: la delocalizzazione del mercato è stata ritenuta impraticabile.
Aggiornamento 8 ottobre - Aurelio De Laurentiis punta a costruire un nuovo stadio da 65mila posti al Caramanico, moderno e attivo sette giorni su sette. Il progetto prevede museo, store, centro medico e 8.000 posti auto, oltre a un’area ben servita da metro e Circumvesuviana. È quanto rivelato da Il Mattino.
Aggiornamento 18 settembre - La conferenza dei servizi della Zes prevista per oggi sul nuovo stadio del Napoli è stata rinviata su richiesta di Aurelio De Laurentiis. Il patron azzurro ha chiesto almeno dieci giorni per presentare osservazioni sul progetto di fattibilità dell’impianto da 70mila posti e 8mila parcheggi nell’area orientale della città.
Parallelamente, si è riaperto il dialogo tra De Laurentiis e il sindaco Gaetano Manfredi: il primo cittadino ha ribadito che lo stadio Maradona resterà attivo per almeno cinque anni e potrà vivere anche senza il Napoli, pur non escludendo l’ipotesi di una nuova struttura, purché concreta e sostenibile. Lo riferisce il Corriere del Mezzgiorno.