La Champions League 2025/26 è ufficialmente partita e il Napoli si prepara alle prossime super sfide nella nuova fase a girone unico. Dopo la seconda giornata, la classifica è già una fotografia della competitività del torneo.
Il Chelsea ha debuttato in Champions League 2025/26 con una sconfitta per 3-1 sul campo del Bayern Monaco, in una gara che ha messo in risalto alcune fragilità difensive e la necessità di trovare maggiore concretezza sottoporta. Il Chelsea ha conquistato una vittoria fondamentale nella seconda giornata battendo in casa il Benfica per 1-0. Il gol decisivo è arrivato grazie a un’azione ben orchestrata dalla squadra di Maresca, che ha saputo gestire la gara con equilibrio e determinazione, mantenendo il controllo del gioco e limitando le azioni offensive del club portoghese.
Il Qarabag ha iniziato il proprio percorso europeo con una rimonta eccezionale sul campo del Benfica, vincendo 3-2 dopo essere stato sotto 0-2. Il Qarabag si sta affermando come la vera outsider di questa fase: la vittoriaper 2-0 contro il Copenhagen dimostra una crescita tattica notevole, puntando su una difesa estremamente compatta e una transizione offensiva orchestrata dal centrocampo tecnico. In particolare, la squadra di Qurban Qurbanov mostra grande organizzazione, pressando alto nei primi venti minuti per poi abbassare il baricentro e sfruttare la verticalizzazione su Zoubir e Matheus Silva. Proprio Zoubir incarna lo spirito combattivo degli azeri, abili sia nella costruzione dal basso che nell’aggressione sugli esterni.
Il PSV, dopo una partenza incerta in campionato olandese, ha pagato dazio anche nella prima partita della Champions, perdendo 1-3 contro l’Union Saint-Gilloise in casa. Il PSV Eindhoven alterna momenti di ottima fluidità offensiva a errori ingenui nella gestione della fase difensiva, come visto nel pareggio contro il Bayer Leverkusen. Gli olandesi provano a proporre un possesso palla ragionato, ma si scoprono quando affrontano squadre capaci di pressare alto e ripartire centralmente. Il centrocampo di Bosz lavora molto sugli inserimenti senza palla (Saibari decisivo nel pareggio), mentre la retroguardia soffre sulle palle inattive e nelle situazioni di uno contro uno. L’attacco, sostenuto da scambi tra Perisic e Driouech, può creare superiorità sulle fasce, ma la mancanza di copertura dei terzini rischia di pesare nelle gare cruciali.
Il Benfica rappresenta una delle grandi storiche del calcio europeo e incomincia la Champions con una sconfitta casalinga 2-3 proprio contro il Qarabag, una sorpresa che scuote le certezze portoghesi. Per il Benfica, invece, arriva una battuta d’arresto pesante nella trasferta londinese contro il Chelsea, con un ko di misura per 1-0. La squadra portoghese ha provato a reagire con coraggio, ma la compattezza difensiva degli inglesi e la capacità di sfruttare le occasioni hanno impedito agli ospiti di portare a casa almeno un punto.
I tedeschi sono partiti a razzo con il 5-1 rifilato al Galatasaray, mostrando grande incisività offensiva e una difesa solida. L’Eintracht Francoforte, infine, ha subito una pesante sconfitta sul campo dell’Atletico Madrid, perdendo 5-1 dopo una gara dominata dagli spagnoli. I tedeschi hanno spesso faticato a contenere l’intensità e la precisione dell’Atletico, subendo un passivo che mette in discussione il loro cammino europeo.
I danesi hanno pareggiato 2-2 contro il Bayer Leverkusen in una gara intensa e combattuta, confermando la loro capacità di restare concentrati per 90 minuti. Il Copenhagen esce sconfitto per 2-0, ma non del tutto ridimensionato dalla trasferta contro il Qarabag: la squadra danese imposta il match su ritmi alti, cercando di sfruttare le ripartenze veloci e gli inserimenti dei centrocampisti. Il tecnico Thorup predilige una linea difensiva alta e l’utilizzo intensivo delle corsie laterali, dove Elyounoussi e Lerager tentano spesso la giocata diretta per saltare il pressing. La squadra mostra resistenza fisica, ma paga in lucidità nei momenti decisivi, complice una costruzione in verticale che espone a rischi nelle transizioni avversarie. La profondità della rosa e la cultura europea restano punti di forza, specie in prospettiva delle prossime sfide del girone.