Como, Fabregas: "Quando giochi così devi vincere. Su chi batte i rigori..."

1 Novembre 2025
- di
Guido Arbolino
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Cesc Fabregas allenatore Como
Tempo di lettura: 3 minuti

Al fischio finale di Napoli-Como, l'allenatore dei lariani, Cesc Fabregas, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole.

Le parole di Cesc Fabregas a Dazn

"Sono contento fino a un certo punto, quando giochi così devi vincere ma abbiamo fatto un altro step in avanti contro una squadra molto forte che mi piace molto. Guardo tante partite del Napoli e non ho visto nessuna squadra pressarlo così, avevamo tanti giocatori di 20 anni e questo deve essere rimarcato. Alla gente piace parlare dei 100 milioni spesi, ma Jesus Rodriguez non ha fatto neanche un anno da professionista, Nico Paz è al secondo anno. Non ci sono molte squadre che lo fanno è questa è una cosa che mi dà grande soddisfazione. Mi hanno emozionato, questa è la strada e dobbiamo continuare così".

Come vi sentite?

"Una squadra che sta migliorando, c'è ancora tanto da fare per migliorare: quando sei giovane ci sono tanti alti e bassi ma mi regalano tanto. Io spingo perché loro sono di mentalità aperta e continuano a lavorare sempre di più. Per me è una fortuna, siamo dentro a un processo lungo".

Che effetto le fa sfidare Conte?

"E' un allenatore molto appassionato, al Chelsea faceva cose molto diverse: è un allenatore che si evolve, molto feroce che vuole sempre crescere, oltre al risultato per l'impronta che dà alle sue squadre".

Chi è il rigorista?

"Mi piace molto l'organizzazione, però sul rigorista ho vissuto tanti episodi personali e penso che lo debba tirare chi se la sente".

Le parole di Cesc Fabregas in conferenza stampa

Grande personalità soprattutto nel primo tempo che certifica la crescita.

"Sono soddisfatto, penso che sia stato più 75' che 45'. Me ne vado più con un sapore di fastidio, perché quando giochi così e non vinci dà fastidio. Rispetto all'anno scorso meritavamo di più, nessuna squadra è venuta a pressare così qui. Stiamo crescendo tanto, come allenatore per la prima volta non ho detto nulla tatticamente ai ragazzi, li ho solo ringraziati. Tanti giovani di 20 anni, 7 giocatori, che posso dire? Come allenatore non si può chiedere di più se non metterla dentro e vincere. Abbiamo fatto un altro step dopo Parma...".

L'ha tradito il vecchietto Morata?

"No, abbiamo sbagiato contro il Verona l'uscita palla. Oggi è stato sfortunato, se la sentiva e ha sbagliato. Fa parte del calcio, dove siamo noi c'è qualcosa di più importante del risultato. Devo guardare a tante cose per vedere la crescita della squadra".

Manca qualcosa negli ultimi 16 metri?

"E' la cosa più difficile, si paga tanto i giocatori per fare questa differenza. E' una cosa che arriva piano piano, Nico non è lo stesso dell'anno scorso. Si cresce piano piano".

Squadra più cattiva e sporca rispetto all'anno scorso?

"Si è possibile, fa parte della crescita. L'anno scorso Da Cunha e gli altri non andavano mai a terra per prendersi il fallo. Sono talmente giovani che non hanno queste cose... Dobbiamo gestire meglio a livello arbitrale l'uniformità. I ragazzi devono imparare e vedere come si può migliorare con pazienza".

Quanta differenza vede col Napoli?

"Meno di due anni fa eravamo settimi in Serie B. Stiamo provando di accorciare, il tempo lo dirà. Abbiamo anche giocato con un giorno in meno di recupero, i ragazzi hanno dato tutto dopo nemmeno 72 ore e dopo un problema avuto ieri sera con l'aereo. Questa fame mi piace, si deve continuare così e provare a fare lo stesso con Juve, Lazio, ecc...".

Diao e Addai sugli esterni, scelta che ha sorpreso molti di noi.

"Era per mettere in difficoltà il Napoli che ti viene a prendere a uomo. Abbiamo creato difficoltà a Di Lorenzo e Politano. Sono molto contento per Hassan, che ci era mancato tanto. Contento di rivederlo e sono contento di tutti i ragazzi. Dobbiamo solo continuare così".

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