ALLA SCOPERTA DI CASTEL DI SANGRO - Viaggio nella cittadina abruzzese sede del ritiro estivo del Napoli.
Castel di Sangro è un comune abruzzese in provincia dell'Aquila di 6.707 abitanti. Per la sua posizione geografica è chiamata 'la porta d'Abruzzo'. Il clima della zona è quello tipico del Sud d’Italia, con temperature miti e sole generoso, benché sulle vicine montagne i valori si abbassino e la neve non sia un fenomeno raro. In paese le medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 3°C a una massima di 9°C, mentre in luglio e agosto si va dai 18°C ai 28°C. Le precipitazioni, scarse nel periodo estivo, toccano il picco massimo tra novembre e dicembre, quando piove mediamente per 9 giorni al mese.
Di antichissime origini sannite, posto ai piedi di una vallata attraversata dal fiume Sangro è un attivo centro commerciale e turistico dell'Alto Sangro. Trascorrere del tempo a Castel di Sangro vuol dire fare un tuffo nel passato. Il nome deriva proprio dal fiume omonimo che attraversa il territorio, il Sangro. Resti della comunità castellana risalgono al VII secolo a.c. In origine Castel di Sangro era un insediamento italico. L'edificazione della città avvenne sui resti dell'insediamento. La costruzione, in età medievale, partí con l'edificazione di un castello proprio nei pressi del fiume sui resti di fortificazioni di età antica. La famiglia longobarda che per circa due secoli esercitò il controllo sull'intero territorio mutó il suo nome in Di Sangro.
Il personaggio più noto della famiglia è stato Raimondo di Sangro, principe di San Severo, uomo dai molteplici interessi, il cui nome è legato alla Cappella Sansevero, da lui ideata e commissionata. Durante la dominazione borbonica, castel di Sangro aveva un posto di rilievo per la sua posizione tra Nord e Sud Italia. Il popolo castellano non si è mai arreso nemmeno durante le guerre che nei secoli hanno martoriato il suo popolo. Castel di Sangro ottenne alla fine della Seconda Guerra Mondiale la Medaglia di Bronzo al merito civile.
La porta d'Abruzzo ha un'economia che si basa su due elementi: turismo ed artigianato. La vicinanza agli impianti sciistici di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo, rendono Castel di Sangro meta preferita dei turisti campani e del Sud Italia. Sia in estate che in inverno È a Castel di Sangro che gli appassionati di arazzi e tappeti possono soddisfare le proprie esigenze. La produzione di capi pregiati con le figure geometriche la differenziano dagli altri. La vita cittadina si svolge in Piazza del Plebiscito, punto centrale della città. È qui che spiccano la fontana del 1898 e l’antica chiesa di San Giovanni prima dedicata a San Tommaso e in un secondo momento a San Domenico.
Qui sono conservate le preziose reliquie di San Felice, e qui si riunisce la confraternita del Santissimo Rosario sin dal 1571, anno della Battaglia di Lepanto.
La presenza di molte chiese, con aspetti diversi le une dalle altre, testimonia il passaggio di pellegrini e cavalieri. La Basilica di Santa Maria Assunta, è un vero concentrato di arte e bellezza. È caratterizzata esternamente da un elegante loggiato quattrocentesco e da un altorilievo del XIV secolo che rappresenta la Pietà, custodito sotto al porticato. Incanta, al suo interno, la scultura bronzea del Battesimo di Cristo, attribuibile alla scuola del Cellini, e il bassorilievo che in una nicchia cela le reliquie di Santa Concordia.
Meritevoli di interesse sono le tele, come: la disputa dei dottori, la nascita del Gesù del Vaccaro, il miracolo della manna e il Mosè con il serpente di bronzo. Particolarmente interessante è la storia della chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano, un tempo dedicata a San Leonardo, fondata verso la fine del XVI secolo. Nel corso dell’Ottocento, l’edificio di culto venne sconsacrato e ridotto a fondaco, quindi convertito a macello pubblico, ma venne poi riacquistato e restaurato dalla confraternita dei santi Crispino e Crispiniano.
La facciata è dominata da un grandioso portale romanico in pietra, in cui campeggia la croce giovannita dei Cavalieri di Malta. Oltre alle chiese, è consigliabile andare alla scoperta di Castel di Sangro che è ricca di altri luoghi di interesse storico artistico.
I ruderi del Castello Medievale, affiancati dalle mura megalitiche, la Pinacoteca Patiniana intitolata al pittore locale Teofilo Patini (a cui è intitolato anche lo stadio), e il Museo Civico Aufedinate, allestito presso l’ex convento della Maddalena. Nel museo archeologicosi tengono periodicamente delle mostre temporanee sulla storia e le tradizioni del luogo. Lo stesso convento ospita il Museo Internazionale della Pesca a Mosca dedicato a Stanislao Kuckiewicz. Ma sono le feste folcloristiche e gli eventi culturali ad animare Castel di Sangro e a permettere al turista di conoscerla per davvero. Serate musicali e feste in piazza, come quella della birra, richiamano artisti o semplici curiosi da più parti.
La cucina castellana è ricca di sapori forti. Dall'aglio rosso di Sulmona alla tipica castagna 'roscetta' di colore bruno rossastro.
Dalla ratafía, tipica bevanda a base di vino di Montepulciano e amarene, al formaggio caciofiore. Castel di Sangro riempie non solo gli occhi. Ed è impossibile non fermarsi in una delle tante osterie e gustare un piatto tipico a base di selvaggina e carni rosse. Il clima ideale e la riservatezza del posto, hanno eletto la Porta d'Abruzzo meta del ritiro estivo del Napoli. Non resta altro che attraversare la Porta d'Abruzzo ed entrare nella magica atmosfera andando alla scoperta di Castel di Sangro.