Atalanta - Napoli 4-2. Disastri difensivi e paura per Osimhen

21 Febbraio 2021
- di
Redazione MagicoNapoli
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Tempo di lettura: 2 minuti

L’Atalanta batte il Napoli 4-2 e conquista tre punti pesantissimi nella lotta per la Champions League. Stasera, la squadra di Rino Gattuso, si ritroverebbe addirittura fuori dall’Europa. Falcidiato dalle assenze, il Napoli ci prova. Ma se nonostante l’inconsistenza di Osimhen in qualche modo segna due reti, in difesa sono dolori. Due gol incassati a retroguardia schierata, un altro regalato: su 4 reti, 3 potevano essere evitabili. Un vero peccato. E nel finale Osimhen fa preoccupare tutti uscendo dal campo in barella quasi privo di conoscenza dopo aver battuto la testa a terra, a dimostrazione di un’annata da dimenticare per l’attaccante tra infortuni, Covid e problemi di ambientamento. 

Un primo tempo senza occasioni con il Napoli intento a difendersi e un’Atalanta che non riesce a penetrare. Azzurri che comunque, con grande concentrazione, evitano guai alla porta difesa da Meret, ma non riescono a pungere con Osimhen. Gasperini, inoltre, si fa espellere per proteste perché un rigore per fallo su Pessina, ma Di Bello non si affida al Var.

L'unica conclusione del primo tempo è proprio di Osimhen dopo 35’ ma è quasi casuale: colpisce tra testa e spalla mandando di poco alto. Napoli che paga soprattutto l'atteggiamento del nigeriano che non riesce a far salire la squadra e ha paura di spingere per la mancanza di alternative. Politano infortunato stringe i denti per un colpo avuto dopo pochi minuti. E giù è un’impresa che sia in campo. Insigne è bloccato dal mal di schiena ed è in panchina più che altro per far numero. 

L’Atalanta, dal canto suo, dà l'impressione di pensare alla sfida di Champions League contro il Real Madrid e non spinge come dovrebbe. Ne esce fuori, così, un primo tempo noioso e molto equilibrato con i bergamaschi padroni del campo, ma senza dare grossi grattacapi alla portiere azzurro. Lo 0-0 all’intervallo è insomma lo specchio di ciò che si vede in campo.

La ripresa si apre con il Napoli che sembra avere maggior coraggio, ma incassa la rete dell’Atalanta, con quattro difensori in linea sul cross di Muriel che non scivolano in marcatura su Zapata che di testa insacca per l’1-0. Entra Insigne. Ma il gol dell’1-1 lo confezionano Politano e Zielinski: bellissimo pallone a centro area dell’ex Inter per il polacco che al volo segna la rete del pareggio. 

La qualità dell’Atalanta viene fuori, Muriel resiste al limite e serve Zapata il cui traversone basso trova Gosens pronto ad impattare per il 2-1. Tutto da rifare per la squadra di Gattuso che prova a giocarsela a viso aperto con tutti i suoi limiti. Ed è anche sfortunata la squadra partenopea quando Insigne taglia su una verticalizzazione di Fabian Ruiz e la sua conclusione viene respinta. Però il solito disastro gli azzurri non se lo fanno mancare sull’uscita palla al piede dal retro: Bakayoko appoggia debole per Rrahmani e Muriel si inserisce dribblando il difensore e scaricando sotto la traversa per il 3-1. Le speranze del Napoli finiscono al 71’. E si riaprono al 36’ quando l’Atalanta si fa gol da sola con il goffo intervento di Maehle su cross di Politano: è 3-2. Poi ci pensa Meret a salvare in un finale infuocato che Romero spegne al 79’ con gol di testa su azione d’angolo che lascia di stucco Koulibaly appena entrato insieme a Ghoulam. L’Atalanta va sul 4-2, tenendo sempre a debita distanza il Napoli. 

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