ATALANTA NAPOLI MARCOLIN - Domenica torna la Serie A e per il Napoli lo fa in grande stile con la decisiva sfida tra Atalanta e Napoli. Alle 15 andrà in scena un match che arrivati a questo punto della stagione avrà un peso non indifferente. A lottare c’è la Dea che cerca di rimanere sempre più vicina ad una quarta posizione che garantisce l’accesso diretto nell’Europa dei grandi. Per i partenopei invece c’è in gioco lo scudetto, che manca in casa azzurra dalla stagione 1989/1990.
Stando alle statistiche il Napoli sembra essere leggermente in vantaggio alla vigilia di questo match. Infatti, tra le italiane, è la squadra che meglio si comporta nelle sfide giocate tra le mura nemiche. Mentre per l’Atalanta sembra essere terreno particolarmente ostico proprio il Gewiss Stadium. Nonostante queste considerazioni però Luciano Spalletti non può stare così tranquillo. Infatti il tecnico dei partenopei dovrà dare conto a numerose assenze.Domenica 3 aprile mancheranno all’appello Osimhen e Rrahmani entrambi squalificati. Da valutare, per infortunio invece, le presenze di Lorenzo Insigne, Zielinski, che verrà valutato oggi dallo staff medico del Napoli e Ounas, in dubbio per un affaticamento alla coscia sinistra. A disposizione un recuperato Anguissa, che però partirà molto probabilmente dalla panchina. Viste tutti questi dubbi e criticità, l’ex azzurro Dario Marcolin, ha provato ad analizzare le possibili scelte di Spalletti. Queste le sue dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport.
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“Provo a leggere il Napoli: Lobotka, Fabian e Anguissa, se ce la fa. Anche perché Zielinski ha giocato tanto e può essere un’arma per passare al 4-2-3-1, come a volte fa anche Gasp, che per questo può contare pure su Pasalic e Pessina: sarebbe Piotr l’uomo che andrebbe a giocare in verticale con Mertens. Se uno di loro non ce la fa, più Demme che Elmas: Spalletti lo vede più alto, contro la Lazio lo ha messo dietro la punta. Ma la sua vera preoccupazione sarà Koopmeiners.”