Bologna - Napoli, sfida a tavola. Il segreto dei tortellini

8 Novembre 2020
- Di
Redazione MagicoNapoli
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Tempo di lettura: 2 minuti

Alla vigilia di ogni match la parola che si ripete di continuo è: formazioni.

Chi verrà convocato, quale sarà lo schema, insomma i dubbi del prepartita.

In cucina, invece, il dubbio è sui formati, ma di pasta. 

La pasta è come un giocatore che per dare il massimo deve essere schierato nel ruolo che gli compete.

L'Emilia Romagna e la Campania si contendono il ruolo di squadre di fuoriclasse proprio nella produzione di questo elemento.

Bologna e Napoli, protagoniste del match di domani, sono le punte di diamante delle Regioni che sono specializzate nella pasta.

L’Emilia è il regno della pasta fresca, grazie all’antica tradizione delle sfogline. Si tratta di donne specializzate alla preparazione di una sfoglia sottilissima e ricca di uova. E’ nei primi piatti che la cucina bolognese esprime al meglio il suo potenziale, con paste elaborate, belle da vedere e buone da mangiare, sfoglie precise e trasparenti, chiuse in maniera perfetta. In tutto il mondo Bologna è conosciuta per i tortellini.

Un antico racconto popolare narra che, nel corso del Duecento, una marchesa giunse a Castelfranco Emilia e si fermò in una locanda chiamata Corona. L’oste, affascinato dalla giovane donna, dopo averla accompagnata in camera, rimase a spiarla dal buco della serratura, restando colpito dal suo ombelico. Tornato in cucina, decise di ispirarsi alla marchesa per dare una nuova forma alla pasta. È questa una delle leggende più amate circa la nascita del tortellino, anche se nel tempo storie e aneddoti diversi sono andati a sovrapporsi fino a creare un vero mito attorno a questa pasta. 

Come spesso accade, non esiste una ricetta unica per la farcia, che cambia di famiglia in famiglia. Per gustarli, si consiglia un buon brodo.

Ingredienti per la sfoglia:

g 500 di farina

5 uova

Ripieno:

g 450 di macinato fine (g 300 di lonza di maiale macinato fine, g 100 Mortadella Bologna Igp, g 50 di prosciutto crudo)

g 150 di parmigiano reggiano grattugiato

1 uovo (due se sono piccole)

sale q.b.

noce moscata q.b.

Per prima cosa bisogna preparare la pasta fresca: rompere le uova in una ciotola e aggiungeteci la farina. Mescolare prima con una forchetta e poi direttamente con le mani. L'impasto sarà pronto quando sarà liscio ed omogeneo: fate quindi una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare la pasta all’uovo per un paio di ore.

Mentre la pasta riposa potete preparare il ripieno per i tortellini: fate rosolare le due tipologie di carne trita in una padella con un filo di olio. Mettete quindi nel mixer la carne cotta e aggiungeteci tutti gli altri ingredienti: tritate tutto in modo da ottenere un vero impasto.

Quando la pasta sarà pronta per essere lavorata, stendetela: potete usare una macchina oppure stenderla con il mattarello, l’importante è che otteniate delle sfoglie sottili e omogenee. Una volta stesa la pasta, ritagliatene dei quadrati di circa 4-5 centimetri.

Posizionate al centro di ciascun quadrato un po’ di ripieno: aiutatevi con un cucchiaino per compiere questa operazione. A questo punto arriva la parte più delicata: la la chiusura dei tortellini. Piegate in due il quadrato di pasta in modo da formare un triangolo: per sigillare bene la pasta inumiditela leggermente e premete leggermente lungo gli angoli.

Posizionate quindi il triangolo sul dito indice con la base del triangolo rivolta verso la punta del dito: ripiegate quindi gli angoli esterni in modo che avvolgano il dito, inumiditeli e pressateli leggermente. Estraete delicatamente il tortellino dal dito e piegate verso l’esterno l’ultimo angolo del triangolo.

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