Conte: "Con l'Inter non faremo da sparring partner. Lukaku? È la squadra che deve crescere"

8 Novembre 2024
- di
Emanuele Catone
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Antonio Conte
Tempo di lettura: 2 minuti

CONFERENZA STAMPA CONTE INTER NAPOLI - L'allenatore del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa in vista del big match di domenica sera che vedrà gli azzurri scendere in campo a San Siro contro l'Inter.

Inter-Napoli, la conferenza stampa di Conte

"I 3 punti sono sempre importanti. Affrontiamo una squadra che oggi, per tutto ciò che ha dimostrato, è la più forte. Hanno lavorato benissimo ed oggi sicuramente si mettono in una posizione un po' più alta rispetto a tutte le altre. Va dato merito a loro, hanno fatto un grande lavoro dai dirigenti, all'allenatore e ai calciatori, sono cresciuti tutti ma sono 3 punti per loro e per noi. La partita va giocata, noi non andremo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima di iniziare, ma convinti di giocarci le nostre carte, poi vedremo cosa accadrà. Noi la stiamo preparando in maniera importante, come facciamo sempre, non andiamo lì a lasciare i 3 punti prima ancora di giocare. Sarà un test importante, ci misureremo con la migliore e sarà importante per capire i nostri progressi, non dimenticate che ci arriviamo da prima in classifica, può dire tutto o niente, è l'obiettivo è di rimanere in testa alla fine della classifica. Dobbiamo fare noi la partita, poi è inevitabile, se pensi di andare lì a fare da sparring partner ad aspettare i cazzotti non è questa la nostra idea".

Su Lukaku

"Ad ogni santa conferenza c'è sempre la domanda su Lukaku. Diventa anche un po', non voglio dire fastidioso, ma bisogna parlare della squadra. La crescita di Romelu dipende dalla crescita della squadra, il singolo non è mai così determinante da spostare dei valori. La squadra è alla base, poi ci sono i singoli che vanno esaltati, il connubio deve portarci ad essere forti. Se uno non segna altrimenti chiediamo sempre perché. E' la squadra che deve crescere, ma sono fiducioso perché li vedo ogni giorno, hanno voglia di lavorare e migliorare, vedo tanto impegno e non ridurrei ad un singolo giocatore e non è giusto anche nei confronti degli altri".

Sulle sue emozioni

"Fa sempre un certo effetto tornare dove si è lavorato, e duramente. È un carico di emozioni, torni indietro nel tempo, è inevitabile ripensare a tante cose, tanti episodi. Sicuramente un bell'effetto tornare dove ho lavorato. E vinto? Sì, due anni felici. Il primo siamo arrivati secondi, abbiamo perso la finale di EL, nel secondo vincemmo lo Scudetto. È stata una bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate che ho vissuto al massimo".

Sul recupero di Lobotka

"Lobotka si è allenato da metà settimana, l'abbiamo anche un po' gestito, ma sta bene, ha recuperato ed è a disposizione, che possa partire dall'inizio o no lo valuteremo".

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