Conte: "Con la Lazio vestiremo l'abito giusto nonostante le difficoltà"

14 Febbraio 2025
- di
Emanuele Catone
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Antonio Conte
Tempo di lettura: 2 minuti

CONFERENZA STAMPA CONTE LAZIO NAPOLI - Alla vigilia di Lazio-Napoli, match in programma all'Olimpico alle ore 18:00, l'allenatore azzurro Antonio Conte ha presentato la sfida in conferenza stampa.

Lazio-Napoli, le parole di Conte in conferenza stampa

"Abbiamo un gruppo di calciatori che hanno sposato fin da subito questo verbo lavorare ed è questo che ci porta oggi ad avere questa classifica bellissima nonostante ci siano state, ci sono o ci saranno delle situazioni dove dovremo sopperire. Anche in passato, abbiamo sempre cercato di trovare una soluzione alle difficoltà e superarle. Questo è quello che insegno ai ragazzi, andiamo avanti, forti del lavoro fatto in questi 7 mesi perché è stato davvero grande nonostante alcune difficoltà, tre sistemi di gioco cambiati per difficoltà di percorso dall'estate ad oggi. Il merito è loro, sono spugne e questo mi permette di proporre nelle difficoltà anche dei cambiamenti".

Sul possibile cambio modulo

"Non possiamo far finta di non vedere alcune situazioni, sono tangibili. Ci sono infortuni ed è inevitabile che quando colpiscono alcuni ruoli o zone devi trovare delle soluzioni per sfruttare al massimo i giocatori che abbiamo in rosa. Non chiederò mai ad un calciatore di fare qualcosa che non ha mai fatto o che non fa da tanto tempo, significherebbe mettere in difficoltà sia lui che la squadra. Cercheremo di mettere l'abito giusto, come dico sempre, ci saranno opportunità anche per chi finora non ha avuto grosse soddisfazioni, ma che ha contribuito in maniera importanti ai punti che abbiamo. Ripeto, cercheremo di trovare la soluzione migliore, il vestito migliore, non snaturando le caratteristiche dei giocatori anzi mettendoli nelle posizioni migliori per aiutare".

Su Raspadori

"Se davamo via anche lui a gennaio... (ride, ndr), per sapere eh, il campionato devi finirlo. Se davamo anche Raspadori... va bene tutto però (ride, ndr). Segnale di stima? Sì, di tutto, di numero (ride, ndr). Ma io nei suoi confronti mi sono espresso anche prima del mercato, quelli bravi io possibilmente provo a tenerli, poi ci sono cause di forza maggiore ed accade il contrario ma al di là di voi l'importante per me è che Jack sappia della stima e lui è sempre stato applicato, nel gruppo, ha sempre fatto il suo dovere, così come gli altri che sono subentrati, ricordo pure le perplessità su Juan Jesus. Sembrava stessi facendo giocare l'ultimo giocatore in Italia, invece i calciatori vanno allenati e istruiti bene e devi esaltare le loro caratteristiche. Questo è il nostro compito, dare le giuste istruzioni".

Sulle polemiche Var

"Io ho già detto quello che dovevo dire, sono stati pure attaccato duramente quando ho parlato del VAR, l'ho fatto per primo. Ho parlato anche per gli allenatori, ma mi sono accorto che qualcuno si è tirato fuori dicendo che parlavo per me, ma ho visto che poi sono tornati, si sono lamentati. Forse il noi era giusto, non era un discorso per me. Non voglio tornarci nelle discussioni, sarebbe stupido, quello che dovevo dire l'ho detto. Mi fa sorridere che molti sono venuti sulla mia linea quando sono stati toccati personalmente, pure alcuni media si sono schierati quando sono state toccate alcune squadre, quando ho parlato io invece non c'è stata tutta questa solidarietà, fa capire la discrepanza quando sei a Napoli".

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