Milinkovic-Savic: "Quando Conte ti chiama è difficile dire no"

5 Agosto 2025
- di
Guido Arbolino
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Vanja Milinkovic-Savic Torino
Tempo di lettura: 2 minuti

Vanja Milinkovic-Savic è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro di Castel Di Sangro per presentarsi come nuovo portiere del Napoli. Queste le sue parole.

La conferenza stampa di Milinkovic-Savic

E' una bella sfida per te?

"Sicuramente sì, sarà una bella sfida per me".

Quanto ha inciso giocare la Champions nella tua scelta?

"E' stata molto importante, sarà sicuramente una bellissima esperienza, non avendola mai fatta".

Con chi hai legato di più in questi primi giorni?

"Con nessuno in particolare. Ho subito legato con i ragazzi, sono di buon cuore".

Metodi di allenamento Conte?

"Sinceramente sto bene, ho sentito di peggio".

Quando hai saputo per la prima volta dell'interesse del Napoli? Hai dato consigli sui rigori?

"Ancora non ho dato consigli. Ho saputo da marzo del Napoli, ho avuto da lì questo forte desiderio di venire qua".

La parata più importante della tua carriera?

"Il rigore parato a Pulisic".

Cosa ti ha chiesto Conte in questi primi giorni? 

"Mi ha chiesto di lavorare tanto, di altro ancora non siamo riusciti a parlare. Quando ti chiama un allenatore come Conte è difficilissimo dirgli di no".

Ti senti il numero uno o il vice del Napoli?

"Per adesso non mi sento né il numero uno né il numero due. Sono venuto a lavorare e ad essere a disposizione, sarà il mister a decidere".

Perchè hai scelto il Napoli?

"Vengo nella squadra campione d'Italia".

Tuo miglior difetto e il tuo pregio?

"Non mi analizzo tanto e non mi piace parlare di me, lascio a voi queste cose".

Il tuo idolo da ragazzo era Ibra, oggi c'è un portiere al quale ti ispiri?

"Già l'avevo detto una volta alla prima intervista a Torino, da ragazzino sono cresciuto con i video di Abbiati, non mi chiedete il perché".

Da ex attaccante ti fa un certo effetto vedere giocare con te De Bruyne?

"No, per adesso sto solo pensando di fare il meglio possibile per non farlo segnare in allenamento".

Con i tuoi rilanci di mano cerchi l'assist sulle fasce, è piaciuta a Conte questa tua caratteristica? 

"E' una domanda per lui, non lo so".

Responsabilità o più peso giocare nella difesa meno battuta d'Europa?

"Nessuna pressione, sarà solo un piacere in più".

Cosa fai nel tempo libero?

"Gioco col mio cane, sto in famiglia e con gli amici. Non pratico altri sport".

Coincidenza: arrivi dopo Meret qui, alla Spal capitò il contrario.

"Ci ritroviamo qua, è solo un piacere lavorare con lui. Ottimo portiere e ottimo ragazzo".

Se dovessi alzare un trofeo ti taglieresti la barba?

"Non credo, ma per vincere lo scudetto la posso tagliare anche. Per la Champions? Mi taglio un braccio.

Pochi gol subiti dal Napoli in area, è un ostacolo avere tanti compagni in area sui corner?

"Devo fare tutto quello che serve per dare una mano alla squadra e per farli sentire sicuri".

Chi arriva a Castel di Sangro porta bene disse il sindaco, sei molto scaramantico?

"Io sinceramente lo sono zero".

Differenza tra essere il portiere di una big e quello di una squadra che gioca per obiettivi minori? 

"Gioco completamente differente, è facile quando hai 12 tiri a partita, quando sei in una squadra così hai pochi tiri e devi essere sempre pronto e concentrato".

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