Sam Beukema, difensore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa per presentarsi come nuovo calciatore azzurro. Di seguito le sue parole.
Prima dell'inizio della conferenza stampa, il responsabile della comunicazione azzurra, Nicola Lombardo ha dichiarato: "Prima di cominciare voglio dire che per la tragedia che c'è stata a Napoli, con tre persone che sono uscite per lavorare e non torneranno a casa, chiederemo il lutto al braccio ed il minuto di silenzio. Lo faremo anche per credo i quasi 400 lavoratori che sono morti sul lavoro in Italia".
"Proverò a dare... vabbè l'anno scorso il Napoli ha fatto una stagione incredibile quindi sono già molto contento di essere qui, con i campioni d'Italia. So che avremo tante partite e spero di aiutare la squadra, essere sempre disponibile, ho esperienza anche in Champions e posso aggiungere questo alla squadra ma abbiamo tanti elementi fortissimi e penso potremo fare molto bene".
"E' un onore essere dopo di lui qui, Krol non lo conoscevo così bene prima di arrivare qui, ma anche la mia famiglia mi ha detto che è stato un grande giocatore non soo per il Napoli ma anche per la nazionale ed è un onore giocare qui".
"E' un bel gruppo, conoscevo alcuni ragazzi, come Gilmour che ho incontrato in vacanza, è stato subito bello, è un bel gruppo, c'è una bella atmosfera e sono contentissimo di essere qui con loro. Non vedo l'ora di iniziare le nostre sfide".
"Sì, è un obiettivo personale per me andare in nazionale, una delle ragioni per cui sono più. Napoli è una grande squadra, gioca in Champions, lotta per lo Scudetto e spero di andare in nazionale, è un obiettivo ed un sogno".
"Sì, sono abituato al calcio di Italiano, anche uomo su uomo è intenso, ma con Conte già abbiamo iniziato molto bene, duramente, questo farà la differenza e si è visto già l'anno scorso. Mi piace lavorare duro, qualche volta però è pesante (ride, ndr). Sì, ho sentito Ndoye, è uno dei miei migliori amici, come Ferguson, lo chiamo quasi ogni giorno dopo gli allenamenti. Lui sta bene (ride, ndr)".
"Non mi ha sorpreso, alla seconda partita l'abbiamo affrontato a Bologna, perdemmo 3-0 e conoscevamo il valore, era già forte, non mi ha sorpreso la vittoria dello Scudetto. Quella squadra ha dimostrato in ogni partita la loro voglia, mi ha colpito la disciplina, ogni settimana ha fatto la differenza".
"Ora secondo me uno dei migliori è Van Dijk, fortissimo, moderno, un esempio, ma ce ne sono tanti, anche qui a Napoli abbiamo difensori forti e non vedo l'ora di iniziare con loro".
"Giocavo contro di loro l'anno scorso, contro Lorenzo ad Udine, Romelu a Napoli, sono forti fisicamente ma anche sugli esterni abbiamo tanta qualità, abbiamo un bell'attacco e speriamo di fare tanti gol insieme".
"Sì, ho iniziato da trequartista, ma poi quando sono diventato più alto sono passato più dietro, prima play e poi ancora più alto sono passato indietro. Giocare in mezzo al campo ti aiuta poi a fare il difensore".
"Col mister ho parlato già un po', ma sempre tatticamente per capire cosa mi attende nel gioco, ora ho capito quasi tutto sul tipo di gioco, ma è bello giocare avendo un mister così".
"Giocando così è un rischio, ma se sai bene come giocare in questo modo diventa meno rischioso, perciò ho preso un solo giallo in campionato italiano, sono abituato a giocare così e mi piace anche essere aggressivo in anticipo, difendendo in avanti".
"L'anno scorso ho fatto anche questo, ho pressato anche il portiere forse con la Lazio (ride, ndr), abbiamo parlato col mister prima dell'Arezzo e ci siamo detti che volevamo fare così, aggressivi, uomo su uomo, ma se non è il momento non lo facciamo ed aspettiamo il momento giusto per pressare".
"Quando mi hanno chiamato, ho pensato subito 'i campioni d'Italia mi hanno chiamato, non è difficile...', è una società con grande storia, grande tifo, passionale, questo mi piace molto"
"Penso da quando sono arrivato in Italia che sono migliorato molto sull'uomo, in Olanda non si gioca così aggressivi in difesa, mi sono migliorato molto. Spero di aggiungere alla squadra la mia esperienza in Champions e di fare il mio gioco da dietro, è il mio punto di forza iniziare bene da dietro".
"Tutte e due, alcune volte mi piace giocare più diretto col lancio lungo, ma dipende dalla gara, altre volte contro un blocco basso serve pazienza e serve tutto per fare bene".
"Cosa dici tu al tuo miglior amico? (ride, ndr). Parliamo di tutto, della vita, non nello specifico del Napoli. Vorresti giocare con lui? E' un mio amico, vorrei sempre giocare con miei amici, ma non so cosa farà e spero farà ciò che vorrà".