NAPOLI LAZIO CONFERENZA STAMPA SPALLETTI - Alla vigilia della partita contro la Lazio, che aprirà la 25esima giornata di Serie A, l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha presentato il match in conferenza stampa.
"Questa squadra di porta dietro una cultura del lavoro iniziata anche da altri, un modo di stare in campo che erano caratteristiche di alcuni giocatori precedenti. Io e Sarri abbiamo delle cose che sono simili, ci piace andare entrambi in tuta in panchina, a me anche quando passeggio mi piacciono le scarpette, poi l'idea di voler comandare il gioco. È stato anche un tema nell'ultimo periodo, possesso palla o non possesso. Il possesso ti fa decidere dove vuoi giocarla, poi è fondamentale saperne alternare ritmi e dimensioni, ma qui poi si va in discorsi più profondi. Sarri è stato un po' un Masaniello calcistico, si è reso capo-popolo di una rivolta nel modo di vedere il calcio. Io a casa sceglievo sempre di vedere il Napoli di Sarri e lo applaudivo in piedi. Non m'importa meglio o peggio, ho preso quello che volevo prendere, quando ho potuto sono andato a vedere le partite e sui campi di Castel Volturno ancora ci sono le linee di passaggio del suo calcio. Poi non mi fregano i paragoni".
"Ognuno quando fa questo mestiere sogna il massimo, poi c'è anche altro che dà soddisfazione. Non sono tra quelli del vincere a tutti i costi e poi l'anno dopo fallire, ma mi piace collaborare con la società per fare un discorso corretto per gli obiettivi comuni".
"Quel risultato lì ha influito sulla corsa, molto secondo Sarri. Noi (l'Inter, ndr) la stavamo vincendo, ho fatto sostituzioni che hanno determinato quella roba lì perché poi tutti vanno a finire lì, ma io le rifarei perché eravamo in 10 uomini e soffrivamo molto, ma io responsabile di quello che ha fatto il Napoli mi date troppo responsabilità. Errore Orsato? Non ne parlo, io scelgo sempre me come responsabile di ciò che non è andato bene. Sbagliammo dei gol, potevamo avere un atteggiamento diverso, il responsabile ero io e si poteva fare quello che ha fatto il Napoli ad Empoli anche se di fronte c'era la Juve, la più forte".
"Se l'andata fu un bivio dopo due pareggi? Secondo me invece la svolta l'hanno data le due partite precedenti, è rimasta la stessa mentalità, hanno creato disponibilità al sacrificio e poi se continui, non essendo a quel livello un giorno ti svegli, riprovi e sei a quel livello lì con la costanza. Succede sempre, altrimenti non avrebbe significato il modo di lavorare".