Crotone-Napoli. Gattuso: “Risultato bugiardo”

6 Dicembre 2020
- di
Redazione MagicoNapoli
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CROTONE-NAPOLI - Gattuso, tecnico del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport a margine della gara vinta contro il Crotone per 4-0.

Crotone-Napoli, le parole di Gattuso

“Le partite sono tutte difficili. Complimenti alla mia squadra per come l’abbiamo affrontata. Il risultato è bugiardo. Abbiamo saputo soffrire perché loro ci hanno messo in difficoltà. Siamo stati avvantaggiati quando siamo rimasti in 11 contro 10. Complimenti al Crotone. Per noi non è facile venire a giocare su questi campi. Specialmente per il fatto che giochi ogni 3-4 giorni. Venerdì ad esempio siamo tornati alle 5 del mattino e non abbiamo di conseguenza fatto nulla in allenamento. L’importante in questo momento è fare meno danni possibile e dare il massimo partita dopo partita. Bisogna dare continuità e continuare a fare cose importanti. Giovedì ci giochiamo il primo obiettivo stagionale contro una grandissima squadra come la Real Sociedad. C’è la consapevolezza che possiamo far bene”.

Sulla mentalità: “Non voglio calciatori che somiglino a Gattuso. Voglio una squadra tecnica che sappia giocare sia col coltello tra i denti che con il fioretto. Se trovo calciatori come me non li faccio giocare perché voglio un calcio diverso rispetto a quello che facevo ai tempi del Milan. Meno fisico e più di palleggio. Forse io in questo Napoli avrei fatto tanta panchina. Non rinnego me stesso. Però secondo me il calcio negli ultimi 4-5 anni è cambiato. Si palleggia di più e si cerca la superiorità numerica con il possesso palla”.

Su Zielinski: “Piotr è fortissimo. Non ho mai visto nessuno saltare l’uomo come lui. Anche stasera contro il Crotone l’ha fatto. Per diventare un top player gli mancano 7-8 gol. Ha tutto per poterlo diventare. È un giocatore che mi piace molto e che ha grossi margini di miglioramento”.

Su Ibrahimović: “Al Milan non soffrivo la pressione di Ibrahimovic. Anzi alcune volte gli dicevo di star zitto perché alcuni potevano subire le sue sfuriate, altri no. Su questo lui non guarda in faccia a nessuno. È un kamikaze. Abate al Milan soffriva moltissimo il suo modo di fare. Ma fa parte del suo carattere ed è per questo che gioca ancora così a 40 anni”.

“Tra calciatori e allenatore il rapporto dev’essere buono e ognuno deve andare incontro all’altro. Ad esempio a me la musica negli spogliatoi non piace, a qualcuno si. Ma devo adattarmi e accettarlo. Il rapporto con i calciatori, rispetto a qualche anno fa, è cambiato”.

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