DE LAURENTIIS E LA LEGA CALCIO: NUOVO SCONTRO - Aurelio De Laurentiis non ci sta. Il presidente del Napoli non ha votato ieri nell’assemblea della Lega di serie A quando si è stabilita la data di partenza del prossimo campionato. Già in passato erano volate parole grosse, adesso il numero uno del club azzurro ha scelto il silenzio e l’astensione dalla votazione come forma di protesta.
Infatti, il Napoli è l’unica società, tra le 19 presenti, che si è astenuta. Solo 5, tra cui Milan, Atalanta e Juventus, hanno votato per la ripresa il 12 settembre. Altre 13 per iniziare il campionato il 19 settembre come avverrà. E il Napoli non ha votato.
Alla base della decisione di Aurelio De Laurentiis c’è la mancanza di tempo per il ritiro e per preparare la nuova stagione. Il patron del Napoli avrebbe voluto riprendere addirittura ad ottobre. Invece, la Lega di serie A ha scartato a priori questa ipotesi, perché in programma c’è l’Europeo del 2021, che si sarebbe dovuto disputare quest’anno. La manifestazione intercontinentale è stata rinviata per l'emergenza Coronavirus, ma l’anno prossimo si scenderà regolarmente in campo, si spera.
De Laurentiis e Lega Calcio: nuovo scontro, ecco perché. Nonostante il Napoli abbia tra le sue fila diversi calciatori che possono prendere parte all’Europeo, eppure De Laurentiis avrebbe preferito ripartire comunque ad ottobre. Forse, anche per avere un tempo maggiore nella programmazione e capire se allo stadio potranno ritornare i tifosi. E’ vero che il pubblico non rappresenta il core business delle società di Serie A, ma quelle a cui stiamo assistendo sono partite surreali. E in una piazza come Napoli i tifosi sono fondamentali per trasmettere alla squadra le giuste motivazioni.
Il malessere di Aurelio De laurentiis nasce anche dalla divisione dei diritti tv tra le società. Al momento, il criterio è la divisione del 50% dei proventi fra tutti e 20 i club che partecipano al campionato, mentre l’altro 50% viene suddiviso in base al piazzamento finale.
Il piano di De Laurentiis è che la Lega di Serie A diventi, al tempo stesso, produttore e rivenditore dei diritti televisivi. Ciò consentirebbe all’organismo che rappresenta tutti i club del massimo campionato di poter gestire a proprio piacimento il mercato. Un settore nel quale il presidente del Napoli, produttore cinematografico, saprebbe bene come muoversi, anche se si tratta di un settore diverso dal suo.
Un progetto differente e in contrasto con quello preparato dal presidente della Lega Calcio Paolo Del Pino. Il numero uno attuale della confindustria del pallone, lavora attraverso Mediapro per la gestione dei diritti televisivi del campionato. Invece, Aurelio De Laurentiis vorrebbe un coinvolgimento diretto della Lega di Serie A, che diventerebbe editrice del suo prodotto. Il presidente del Napoli, della sua idea, ne ha anche parlato a Roma, in un pranzo, con altri proprietari di club. Perché il modello di business sul quale si basa il programma di De Laurentiis è assolutamente autonomo e indipendente. A quel punto, le televisioni, satellitari e del digitale terrestre, acquisterebbero le partite dalla Lega calcio che produrrebbe direttamente le immagini, senza piattaforme intermedie. Insomma, tra De Laurentiis e la Lega Calcio: nuovo scontro.