Dries Mertens si scopre guerriero. Non solo il grande campione che Napoli ha imparato a conoscere e amare visceralmente, sia come uomo che come calciatore. Il bomber dei record ha vissuto da protagonista di un episodio nella gara di sabato contro l’Atalanta che mette in mostra quanto sia legato alla maglia azzurra.
Mertens, infatti, ha subito una sublussazione alla spalla in uno scontro di gioco. Nella fattispecie, Mertens è stato letteralmente travolto da Romero. Il difensore, disinteressandosi del pallone, gli ha rifilato una spallata che lo a fatto cadere rovinosamente a terra. Nella caduta, l’attaccante belga ha riportato la sublussazione alla spalla. Erano i minuti iniziali di Napoli - Atalanta, gara poi vinta dagli azzurri per 4-1.
Mertens è rimasto a terra qualche minuto, dolorante, con il dottor Canonico che gli ha effettuato la manovra per rimettere la spalla in posizione. Gli stessi sanitari del Napoli scuotevano la testa e hanno indicato il cambio a Rino Gattuso. In quel momento l'allenatore ha fatto riscaldare Lobotka che avrebbe giocato anche in una posizione più avanzata, da trequartista, rispetto a quella che occupa di solito. A meno che Gattuso non abbia pensato all’avanzamento di Fabian Ruiz alle spalle di Osimhen.
Invece, Mertens ha resistito, è rimasto in campo e a disputato una grandissima partita. Il belga ha più volte infilato la difesa orobica partendo alle spalle di Osimhen. Il nigerino nel venire a saltare sui lanci si è letteralmente portato dietro la difesa dell'Atalanta, che ha lasciato sguarnita la sua metà campo. Insomma, il sacrificio di Dries Mertens non è risultato vano.
Dries Mertens si scopre guerriero, ma contro l’AZ Alkmar, in Europa League, non dovrebbe scendere in campo. Non solo per il turn over, ma anche per consentirgli di recuperare al meglio. inizia un periodo di impegni ravvicinati nel quale serviranno tutti. Mertens è un calciatore fondamentale e Gattuso che gli ha regalato un nuovo ruolo, quello di trequartista. Il tecnico sa che il belga resta sempre una delle armi in più di questo Napoli che, grazie al suo gioco, alle sue idee e alla sua grinta può davvero sognare in grande.
