BARCELLONA NAPOLI MOVIOLA - Si è conclusa la corsa in Champions League per il Napoli nella partita di ritorno degli ottavi contro il Barcellona. Finito per 3 gol a 1 il parziale spagnolo, sono però sorti molti dubbi sulla conduzione arbitrale. Sia l'arbitro in campo, Makkelie, che l'arbitro VAR, Dieperink, sono rimasti incerti su due falli in favore degli azzurri che avrebbero potuto cambiare le sorti dello scontro.
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A riportare nella stampa tradizionale la moviola è stato il Corriere dello Sport, ma sin dal triplice fischio i dubbi sulla conduzione arbitrale sono stati evidenti a tutti. Il primo momento dubbio è il fallo di Christensen su Lobotka. Il giocatore blaugrana entra con il piede a martello sul mediano azzurro. Il fischio arriva e con un po' di ritardo anche il giallo, che secondo il quotidiano romano è anche poco: "poteva starci il rosso". Il secondo errore è quello che sta facendo parlare tutti, sin dalla telecronaca: l'intervento di Cubarsì su Osimhen. Il difensore del Barcellona si perde in area di rigore il centravanti del Napoli e per raggiungere la palla gli pesta il piede d'appoggio. In questo caso, mancano sia il fischio che il cartellino, secondo la valutazione che vede il contatto troppo leggero. Fa strano, soprattutto a noi italiani, non vedere in questo caso neanche l'on field review, la chiamata da parte del VAR.
I due gravi errori hanno avuto conseguenze. Il primo avrebbe portato la squadra di casa in inferiorità numerica, mentre il secondo avrebbe potuto vedere il Napoli pareggiare per 2-2 dopo la realizzazione. I giocatori azzurri non si sono lasciati abbattere fino al terzo gol, quello di Lewandowski che ha sancito la fine del match. Un duro colpo per la società che puntava al mondiale per club, tanto che il presidente Aurelio De Laurentiis non ha risposto alla domanda sugli obiettivi stagionali, tutti o quasi sfumati.
