Ferlaino: "Sono commosso, rivivo le sensazioni di un tempo. C'è anche Maradona in questo scudetto"

25 Aprile 2023
- Di
Emanuele Catone
Ferlaino
Tempo di lettura: 2 minuti

SCUDETTO NAPOLI INTERVISTA FERLAINO - Dopo aver vissuto in prima persona i primi due scudetti del Napoli, lo storico ex presidente azzurro Corrado Ferlaino si prepara a festeggiare da tifoso questo terzo tricolore. E in una intervista al Corriere dello Sport, ha parlato della stagione della squadra di Spalletti.

Scudetto Napoli, le parole di Ferlaino al Corriere dello Sport

"Mi commuovo. Sono giorno speciali, mi riportano indietro, mi fanno rivivere quelle sensazioni. Ho la fortuna di vivere in una casa panoramica e domenica sera, subito dopo la fine della partita, ho potuto godermi lo spettacolo dei fuochi pirotecnici che è partito immediatamente, perché non avrebbe avuto senso aspettare. Era già fatta, ne eravamo convinti, un vantaggio clamorosamente incolmabile. Ma vincere a Torino con la Juve riempie. E io sono stato travolto dalla felicità".

Sulla festa di domenica dopo la Juve

"Mi è sembrato di rivedere le immagini di Stoccarda, all’epoca della vittoria della Coppa Uefa, che per me valeva la Champions League di oggi visto il valore delle avversarie. Sfilavamo tra ali di folla, gente in lacrime come me, quella sì che fu rivincita: la rivincita degli emigranti, di chi potè urlare al mondo la propria gioia e ribellarsi al destino che li aveva costretti ad andar a cercar fortuna lontani dalla propria terra. Trentatré anni sono un’immensità, direi un’eternità. La ricompensa dell’attesa ma anche il premio per un lavoro enorme, gigantesco. Posso dire con umiltà che so quanto sia difficile emergere, stritolati tra colossi economici, sempre prigionieri del risultato: qui è difficile, più che altrove forse, ma è anche più bello. De Laurentiis è stato bravo e soprattutto ha avuto intuito nel tenere Giuntoli, che è stato bravissimo a scegliere calciatori di uno spessore insospettabile, e a investire su Spalletti".

Sull'apertura di un ciclo

"Speriamo di sì. Con Spalletti in panchina dico che è possibile. E con Giuntoli ancora. Io non pensavo fossero così bravo, non potevo saperlo. So che nessuno ci credeva ad agosto, magari neanche io. Ma l’hanno fatta veramente grossa, un capolavoro".

Su Maradona

"C’è Diego anche in questo, conquistato nello stadio che gli è stato intitolato. Io andrò a Buenos Aires a pregare sulla sua tomba e a ringraziarlo per tutto l’amore che ha riservato e ci ha riversato, per esserci stati vicino anche adesso, dall’alto. Non esiste un erede di Maradona, non nascerà".

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