Rino Gattuso c’è. E ci sarà. Ma quali dimissioni. La grinta dell’allenatore gliela si legge in faccia già in conferenza stampa.
La prima risposta arriva sulla vicenda stipendi. "Nella mia squadra pensano a lavorare, firmiamo dei contratti importanti, cifre importanti e siamo tutelati. In questo momento non dobbiamo pensare a questo, sarebbero alibi, con me chi cerca alibi non può stare con me. Io lavoro a 300 all'ora tutti i giorni, voglio persone con passione. Io vedo tutto questo nella mia squadra, la squadra mi segue, i numeri dicono che gioca un grandissimo calcio ma serve più malizia, cattiveria. Ma sono contento della squadra, poi qualcuno qui a Napoli pensa che dovevamo fare 130 punti e non perdere mai. Io so che calcio proponiamo, possiamo fare meglio, ma la strada che abbiamo iniziato mi piace molto".
Gattuso smentisce la lite, ma non il confronto all’interno dello spogliatoio. "Quello che avete scritto, non è vero, del tutto. Ho parlato alla squadra, non ci ho litigato, io non devo vedere nulla, l'impegno c'è sempre, c'è appartenenza. In questo momento tutto ciò non basta e voglio qualcosa in più. Il giocare bene ci fa sedere, non deve accadere, in alcuni momenti bisogna leggere le partite, a volte bisogna soffrire. Tante volte da quando ci sono io c'è stata la sensazione di non prendere mai gol, dobbiamo tornare ad annusare il pericolo. Non si può giocare bene 90'. Questo è quello che voglio, forse non mi esprimo bene ma a Sky ho detto subito che la responsabilità è mia. Dopo un anno che sono qui. Non c'è stato nessun massacro, non è vero che ho puntato sui giocatori, la squadra lo sa come intendo io il calcio".
Numeri crudeli, rispetto a una manovra che non vede affatto il napoli in difficoltà. Almeno, fin quando non la deve mettere dentro. C’è anche un dato: il napoli nelle ultime 7 partite è andato 5 volte in svantaggio. Lo fanno notare a Gattuso in conferenza. “Non conoscevo questo dato, tante gare abbiamo sbagliato il primo tempo, pure col Milan nei primi 15-20 non pervenuti, sbagliando tanto in costruzione, dobbiamo riflettere, con lo staff ne parliamo per migliorare. La squadra è brava, ha qualità, senza essere forti non rientri dopo i primi tempi con Rijeka e Benevento pure. Perciò bisogna alzare l'asticella entrando subito in partita, senza regalare perché a noi nessuno ci regala niente. Bisogna leggere anche gli altri dati, non giudicare solo i risultati. La squadra fa tantissime cose alla grande, ma per distruggere gli avversari ci manca questo passaggio".
Il Napoli va in gol ogni 7 tiri tentati. "Stiamo sbagliando tanto, ieri abbiamo fatto vedere 7 clip alla squadra in cui eravamo in superiorità. In 2 clip, 4 noi e 2 loro e abbiamo sbagliato l'appoggio. Dries era un cecchino gli altri anni, ora sta sbagliando molto dalla sua posizione. A livello balistico stiamo facendo qualcosa in più ma non possiamo sempre farli tirare se si gioca ogni 3 giorni. La qualità di gioco non mi preoccupa, ma quando parlo di cattiveria non è solo quando non abbiamo la palla, ma pure quando ce l'abbiamo".
La scelta Politano, Gattuso la spiega così. "La rifarei tutta la vita. E’ stato tra i migliori in campo, non sapevano come prenderlo, ha avuto 4-5 occasioni, lo fece anche a Sassuolo. Io non vado tutti i giorni a muso duro, ci sono i momenti della carezza, del complimenti, altri del mandare a fanculo chi se lo merito, io sono molto attento. La parola mentalità è ampia, io ho detto solo che bisogna alzare l'asticella, giocare anche in un altro modo, non pensare solo al compagno, siamo forti e lo sappiamo, sono orgoglioso di allenare questa squadra ma bisogna aggiustare il modo di stare in campo. Tutto quello venuto fuori non sta né in cielo né in terra".