Giordano: "Osimhen il più forte della Serie A, con lui il Napoli può riscrivere la storia"

23 Gennaio 2023
- Di
Emanuele Catone
Osimhen
Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI INTERVISTA GIORDANO OSIMHEN - In attesa che il Milan scenda in campo martedì sera contro la Lazio, il Napoli è momentaneamente a +12 sui rossoneri secondi in classifica. Un vantaggio ampissimo che fa sognare lo scudetto a tutto l'ambiente azzurro. A parlare della stagione della squadra partenopea e in particolar modo di Osimhen è stato, in una intervista al Corriere dello Sport, Bruno Giordano.

Napoli, le parole di Bruno Giordano al Corriere dello Sport

"Il Napoli sta per riscrivere la Storia, senza se e senza ma. Sta dominando dalla prima giornata, sta demolendo qualsiasi speranza: siamo andati alla sosta con qualcuno che ne immaginava prima o poi un crollo; siamo tornati e le distanze si sono dilatate. Le altre inciampano e Spalletti ha provveduto ad allungare. Io non so se possa esserci una crisi, può darsi anche di sì, ma fatico a notare cenni di cedimento. Anche a Salerno, gestione della partita, dopo averla messa in sicurezza".

Su Osimhen

"Parliamo del calciatore più importante del campionato italiano, probabilmente - anzi sicuramente - il più forte. Decisivo come sa esserlo nessuno e sempre proiettato oltre. È cambiato e si vede a occhio nudo. E questo è uno dei grandi meriti che vanno riconosciuti a Spalletti e al suo staff. L’hanno migliorato tecnicamente e pure caratterialmente, gli sono stati addolciti gli spigoli e la personalità. Ora è dentro la partita ed è nella squadra, non gioca per sé ma per gli altri, torna, va a cucire la manovra, la finalizza con la fame di chi vuole vincere".

Sulla media gol del nigeriano

"Ha una media terrificante, rileggendo i minuti che ha giocato e le gare che ha saltato. Ha capito quale sia il suo ruolo, quali siano le responsabilità da caricarsi sulle spalle: le ha prese e le ha tenute tutte per sè. Non ha paura, trasmette positività e un’allegria che alleggerisce la pressione. E poi sa sempre dove stare: ora quel tap in all’Arechi sarà sembrato semplice, ma è lui che rende facile le cose anche problematiche. La palla schizza sul palo, ti arriva addosso a velocità rilevante: lui si stacca dall’uomo, si tiene lo spazio e lo occupa e poi doma la traiettoria. Quanti gol può segnare? Ho controllato: segna ogni 96'. Mancano diciannove partite, le giocasse tutte potrebbero sfiorare o anche toccare quota trenta. Ma credo che a lui questo interessi sino a un certo punto: lui vuole lo scudetto. Lui e il Napoli lo vogliono. E mi sembra sia giusto che lo vincano".

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