Al termine del match tra Napoli e Atalanta, Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Di seguito le sue parole.
"Fabio conosce alcune situazioni di gioco, alcune giocate, quindi le riconosce ancora nonostante faccia l'opinionista e non più il calciatore. Il vero problema è che comunque l'ultima tegola che ci è caduta addosso di Frank Anguissa, che si è fatto male in nazionale, mi ha portato a fare delle riflessioni. Ma proprio a livello oggettivo, perché a centrocampo siamo rimasti veramente in pochi. Tre oggi di ruolo, più un giovane. Diciamo che Elmas è più un jolly, non è proprio un centrocampista, però con noi sta facendo tutto, lo sta facendo anche bene. I centrocampisti di ruolo sono Lobo e Scott, e poi un ragazzo sicuramente di grande prospetto che è Vergara, che comunque è un centrocampista più offensivo, anche un trequartista, nel 3-4-2-1 può giocare tra le linee".
"Sicuramente siamo soddisfatti per la vittoria, per come è stato ottenuto con il primo tempo, in cui abbiamo portato ritmi molto alti. Ma anche nel secondo tempo abbiamo cercato di portare sempre una pressione alta, è inevitabile che una squadra che sta perdendo si riversi nella metà campo avversaria. Potevamo fare un po' meglio, secondo me, nella gestione della palla nel secondo tempo. Però ci sta perché abbiamo comunque vinto contro una squadra molto forte. Studiando l'Atalanta ho visto un po' la partita che hanno fatto contro il Marsiglia, hanno fatto una partita, secondo me, strepitosa vincendo 1-0 su un campo che conosco benissimo e che è molto difficile. Detto questo, sicuramente c'è stata grande energia, grande elettricità in generale al Maradona questa sera. C'è stata una visione comune, ho visto l'abbraccio di Di Lorenzo, ho visto come ha difeso Hojlund dopo un controllo sbagliato".
"Guarda questi sono aspetti che magari si preoccupa più chi è all'esterno e non conosce la realtà dei fatti, non conosce il tipo di rapporto che io ho con i calciatori. Non dico che sia un rapporto molto intenso, molto forte, è un rapporto dove cerchiamo sempre di dirci la verità, mi dicono anche la verità. Quindi io sono uno molto trasparente, sono uno molto vero. Non ho maschere, sono come mi vedete, questo sicuramente a tanti non piace. Però a me hanno sempre insegnato l'onestà e quando vedi delle cose, anche eventualmente, di intervenire e di non girarti dall'altra parte. Poi ognuno fa le proprie considerazioni, su quello che poi uno dice. Però fa parte così, in media è giusto che parlino, noi dobbiamo continuare a lavorare e continuare a lavorare".
"Riposo? Riposo dobbiamo giocare martedì adesso contro il Qarabag in Champions, che è una squadra sicuramente rivelazione di questa Champions. C'è da recuperare energie, tutti quanti, e prepararci poi per questa nuova sfida".
"Due settimane che non mi vedete? Sì, ma due settimane che vi sto facendo parlare. Diciamo che non vi ho fatto sentire l'assenza".
"C'era energia positiva, c'era elettricità in tutto lo stadio. Coinvolgo tutto lo stadio perché secondo me era da un po' che non avvertivamo tutta questa positività e quest'energia. Sono stati bravi i ragazzi, ma al tempo stesso oggi l'ambiente era caldo. E quando c'è questo tipo di ambiente è trascinante. Non era semplice contro una squadra per me molto forte, come l'Atalanta. Abbiamo perso 3-0 qui in casa l'anno scorso. Ci ha portato a fare una partita d'intensità importante. Nel secondo tempo il gol subito ci ha messo un po' d'ansia, potevamo gestire meglio la palla, ma va bene comunque perché secondo me un po' si sofferenza serve anche".
"Non c'era bisogno di riprendermi la squadra perché la squadra stava con me, sta con me e starà sempre con me. Così come io starò sempre con loro. Abbiamo un rapporto molto stretto e forte. Sanno che hanno di fronte una persona vera, onesta, che non ha maschere. Io non riesco a mettere maschere e questo credo non piaccia a tanti. Sono uno che si espone, cosa che tanti non hanno il coraggio di fare. Nell'onestà, nella schiettezza, nella veridicità dei fatti e dei rapporti che ho coi ragazzi, sanno che mai nessuno potrà incrinare il nostro rapporto. Potranno succedere tante cose, ma il rapporto con la squadra sarà sempre molto forte. Dopo Bologna mi sono preso la responsabilità perché ho detto che forse non sto riuscendo a tirare fuori il meglio da questi ragazzi, me la sono presa io la responsabilità. Detto questo, stiamo facendo di necessità virtù. L'ultima tegola di Anguissa in nazionale, dieci settimane fuori. Insieme a De Bruyne, Lukaku, GIlmour, Spinazzola. E poi ti tocca nel giro di pochissimo di cambiare modulo perché abbiamo pochi centrocampisti. Queste cose non vengono messe in conto. Si va più sul gossip che sulle cose reali. Oggi avevamo solo McTominay e Lobotka. Elmas è un jolly, in nazionale ha fatto la seconda punta e con noi ha giocato ovunque. E poi abbiamo un giovanissimo di ottime prospettive come Vergara. Ora dobbiamo giocare ogni tre giorni e queste sono le problematiche vere che mi devono far pensare. Le altre sono tutte fesserie".
"Ha ricominciato ad allenarsi, ma a parte. Andrà monitorato. Non ci dimentichiamo che ha avuto un infortunio importante. Già il fatto che sia rientrato col gruppo è stato molto importante. Romelu, come Anguissa, sono ragazzi che è importante avere nello spogliatoio, sono positivi, danno energie. E Romelu da questo punto di vista ci è mancato, anche come esperienza".
"Io gli voglio troppo bene per consigliargli di fare l'allenatore. Alle persone a cui voglio bene sconsiglio vivamente di fare l'allenatore, alle persone invece che mi stanno antipatiche lo consiglio (ride, ndr)".
"Io sono una persona che fa parlare i fatti, tante chiacchiere non mi fanno impazzire e spesso mi ritrovo dentro queste chiacchiere. Ma ci sta e lo accetto, quando fai questo lavoro sai che sei soggetto a tanti giudizi e a queste situazione. Alla fine per me è importante la realtà dei fatti: stasera abbiamo vinto una partita difficile contro un'ottima squadra, l'Atalanta fa la Champions da anni, ha vinto l'Europa League. Per noi è una vittoria importante, c'era elettricità ed energia positiva oggi al Maradona, questo ha coinvolto un po' tutti. È stato un primo tempo importante sotto tutti i punti di vista, nel secondo tempo quel gol ci ha messo un po' d'ansia, noi cercavamo di avere la stessa intensità del primo tempo. I ragazzi sono stati molto bravi, mi è piaciuto tutto quello che c'è stato, dobbiamo continuare sapendo che questa elettricità che ci deve essere l'anno scorso ci ha portato a fare qualcosa di straordinario. Non lo deve dimenticare nessuno: l'unità e la compattezza porta a superare gli ostacoli. Ci sono grandi ostacoli: l'infortunio di Anguissa è stato una mazzata tremenda, insieme a quelle di De Bruyne e Lukaku. E anche quella di Gilmour che non sappiamo che tempi di recupero può avere. Oggi abbiamo cambiato il sistema, ma non è che lo cambi così ti diverti: sono stati bravi i ragazzi negli ultimi giorni a provare e riprovare situazioni che poi si sono viste in campo".
"Sia Hojlund che Rrahmani erano sostituzioni perché li avevo visti un po' affaticati e quindi ho preferito cambiare, anche perché c'è da coinvolgere un po' tutti e tutti devono sentirsi coinvolti. Sono passati cinque mesi, abbiamo bisogno di tutti. Sono contento di Beulema che ha fatto una buona prestazione, Lang ha fatto la prima da titolare al Maradona... Sicuramente si può crescere e tutti dobbiamo continuare a farlo. Mazzocchi fino ad ora non gli avevo dato neanche un secondo di partita. Devono sentirsi tutti coinvolti, compresi i due ragazzi Vergara e Ambrosino, perché abbiamo bisogno di tutti in questo momento di difficoltà ed emergenza. Spesso e volentieri ci si dimentica delle problematiche che abbiamo affrontato, si oscurano alcune situazioni che sono importanti, perché sono i giocatori che vanno in campo, e se i giocatori non ci sono devi trovare delle soluzioni e delle alternative. Non è semplice, noi stiamo facendo a meno di cinque giocatori. Si deve fare la corretta valutazione, non ci dimentichiamo, se no dicono sempre 'Conte si lamenta, piange', io so tutto. Però non ho maschere rispetto a tante persone, così mi vedete voi e così mi vedono i calciatori con cui ho un rapporto molto forte, siamo molto legati. Sanno benissimo che hanno davanti una persona vera: non dico X e penso Z o un'altra lettera. Ripeto, oggi complimenti ai ragazzi perché abbiamo vinto tutti, avevamo bisogno di questa vittoria. Ora cerchiamo di recuperare perché abbiamo una partita tra 52 ore".
"Io non dovevo mettermi in pace con me stesso. Io ribadisco, sono una persona molto pulita, sono come mi vedete. Non dimenticate che dopo Bologna forse la cosa che ci mi premeva di più è che io mi sia preso tutte le responsabilità. Ho parlato di responsabilità mia che molto probabilmente non stavo riuscendo a tirare fuori il meglio da alcuni ragazzi. Quando parlo mi prendo sempre la responsabilità, perché noi sappiamo benissimo che dipendiamo dal risultato, la prestazione viene giudicata sempre da quello. Sono state due settimane dove comunque si è riflettuto. So di avere un gruppo pulito, serio, onesto, non poteva essere altrimenti dopo quanto visto l'anno scorso. Nessuno potrà rovinare questo rapporto che ho con i ragazzi: era, è e sarà così a prescindere. Andiamo avanti sapendo che ci sarà tanta fatica da fare: giocheremo ogni tre giorni e non siamo tanti".