Roma, Koné: "Il contatto c'è, Rrahmani mi ha toccato. Bisognava andare a rivederlo"

30 Novembre 2025
- di
Guido Arbolino
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Manu Koné centrocampista Roma
Tempo di lettura: 2 minuti

Manu Koné, centrocampista della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match contro il Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni.

Le parole di Manu Koné a Dazn

Avete faticato molto a trovare i due centrocampisti, Pellegrini e Soulé. È stato il Napoli a farvi perdere concentrazione durante la partita?

"Pellegrini e Soulé sono giocatori forti, quindi dobbiamo giocare con i nostri giocatori forti. Noi, i nostri centrocampisti, l'obiettivo con Bryan (Cristante n.d.r.) è quello di alimentare gli attaccanti. Oggi è stato un po' più complicato. Sapevamo che il Napoli è una squadra molto forte difensivamente, ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Oggi non è andata bene. Non ha funzionato come al solito, ma penso che abbiamo dato tutto, e lavoreremo ancora più duramente per fare meglio".

Sei il protagonista dell'episodio, come l’ha vissuto, visto che sono arrivate tante proteste da parte dei giocatori della Roma sul gol del Napoli, in particolare sul contatto con Rrahmani, dal tuo punto di vista?

"La mia opinione è che c'è stato un contatto. Mi ha toccato. In giochi così importanti bisogna ricordare la decisione. Sono partite importanti, di alto livello. Bisogna guardare l'azione, ma mi ha toccato. Se la decisione dipende dall'arbitro, non si può prendere una decisione direttamente. Bisogna guardare l'azione e poi prendere la decisione. L'arbitro ha fatto la sua scelta e ha detto che non c'era problema, ma per me c'è stato un contatto. Bisogna guardare e verificare. È opportuno rivedere l'azione".

Le parole di Manu Koné in conferenza stampa

Cosa è mancato questa sera?

"La partita è stata 50-50, il Napoli è stato bravo a fare il gol. Noi nella ripresa abbiamo avuto il pallino del gioco, ma senza far male. Dobbiamo rialzarci e lavorare con fiducia: la stagione è ancora lunga".

Prima del gol, hai subito fallo?

"C'è un contato, mi tocca ma l'arbitro ha deciso che non era fallo. Per me, doveva andarlo a rivedere".

Stavi al 100%? Avevi una vistosa fasciatura, come mai?

"Ho dato il massimo che potevo, ho giocato con una caviglia non in perfette condizioni ma non voglio scuse. Sono consapevole di non aver fatto una grande partita: il dolore non è mai un problema".

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