NAPOLI INTERVISTA KROL - Il Napoli di Luciano Spalletti, che comanda la Serie A in coppia con l'Atalanta, fa innamorare i tifosi azzurri ma anche i suoi ex calciatori. Tra questi c'è Ruud Krol, lo storico ex difensore olandese dei partenopei che ha giocato all'ombra del Vesuvio dal 1980 al 1984. "Il Divino", come venne soprannominato a Napoli, ha parlato della squadra di Spalletti in una intervista a La Gazzetta dello Sport.
"Ho visto tutte le grandi della Serie A e anche degli altri campionati, a mio avviso nessuna gioca meglio della formazione di Spalletti, sia in Italia sia all’estero. Anche in passato è stato entusiasmante in campo, ma adesso c’è qualcosa di diverso e speciale, un’attitudine vincente che prima non era così accentuata".
"Anche se ci sono tante differenze con la rosa dell’anno scorso, gli azzurri hanno una maggiore esperienza mentre la squadra di Schreuder è molto giovane e sta iniziando un nuovo ciclo: ha cambiato allenatore e ha perso elementi importanti come Antony e Martinez. Quanto ai calciatori, i movimenti di Zielinski tra le linee sono veramente difficili da leggere. E non dovrebbe esserci Osimhen, che sarebbe stato una spina nel fianco per una linea che difende alta".
"Il coreano ha subito preso le redini della difesa, senza accusare nemmeno per un attimo l’adattamento al tatticismo italiano. Kvara era sconosciuto ai più ed è partito benissimo: ha tecnica di tiro, dribbling, visione. Ci ha messo sette partite per togliersi l’etichetta di emergente, è già diventato un giocatore importante".
"Ci sono una serie di fattori di cui tener conto: assenze, infortuni, il Mondiale. In questo momento il Napoli si esprime benissimo ma non bisogna farsi ingannare da una partenza a razzo, perché anche la prima parte della scorsa stagione fu su questa falsariga. Se dovesse mantenere una simile continuità sul piano del gioco, non ho alcun dubbio che lotterà fino alla fine e magari potrebbe essere la volta buona".