LA GRANDE DELUSIONE STANISLAV LOBOTKA. Un film con lunghi silenzi, lento, dalla trama sterile e dal finale scontato. La partita di Stanislav Lobotka è stata questo. Poco o nulla. Le rotazioni improduttive intorno al suo asse erano solo una scena fine a se stessa, senza avversari in pressing o altro. La grande delusione Stanislav Lobotka è il grande bocciato di Napoli - Az Alkmaar.
E se Gattuso cercava in lui un’alternativa da inserire nel 4-2-3-1 non l’ha trovata. La brutta copia del tiki taka lento e spocchioso, copia carbone annerita delle gesta di sarriana memoria, ha messo in evidenza i limiti del regista. Stanislav Lobotka è un collezionista di passaggi ravvicinati. Inutili tocchi ai compagni in orizzontale. Senza iniziativa, senza verve, senza idee. Lancio sull’esterno o appoggio sul compagno più vicino. Ci si aspettava una giocata, un’idea, la voglia di mettere in difficoltà Rino Gattuso.
Il tecnico, nel paradosso dei registi, ci sguazza quasi. Il Napoli lo scorso anno, a gennaio, ne acquistò ben due: Lobotka e Demme. Per ritornare al 4-3-3 e ridare vita a una squadra che con Sarri aveva imparato quel sistema di gioco a memoria. Poi Ancelotti ha mischiato un po’ le carte, mettendo confusione nella testa di calciatori che senza averne le caratteristiche si sono ritrovati a giocare nel ruolo di ala, come i vari Zielinski, Allan, Elmas e Fabian Ruiz.
Gattuso, quantomeno, ha fatto pulizia. Ha rimesso le cose al loro posto. Poi ha capito che questo Napoli poteva avere qualcosa di diverso e ha dovuto fare una scelta. Togliere il regista, passare a due mediani. Tenere in campo Mertens, Insigne e Osimhen contemporaneamente, o affidarsi a Diego Demme e a colui che è la grande delusione Stanislav Lobotka? La risposta è stata semplice. Quella che chiunque avrebbe trovato, soprattutto per il rendimento dei due registi nella seconda fase dello scorso campionato.
Gattuso, così, senza fare scelte impolalari, ha escluso sia Lobotka che Demme.
Ma la grande delusione Stanislav Lobotka ha fatto ricredere il tecnico e il club. Il Napoli, che credeva di aver trovato il regista capace di prendere il posto di Jorginho. Mai ipotesi è stata più sbagliata. Un calciatore che finora è stato sopravvalutato. Che non ha mostrato rapidità neanche nelle fase iniziali della partita contro l’Az Alkmaar quando, dopo una sortita offensiva, ha fatto una fatica enorme per rientrare a coprire la sua posizione e mettersi in diagonale con Fabian Ruiz. Il suo rendimento al di sotto delle aspettative ha costretto Gattuso a una scelta obbligata. Avanti con i due mediani, mentre i due registi compreso quindi l’alter ego Demme, resteranno ai margini della formazione titolare.