Lecce - Napoli, Spalletti a DAZN: "Questa vittoria ci dà tranquillità. Osimhen? Fiducioso in vista del Milan"

7 Aprile 2023
- di
Emanuele Catone
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Spalletti Lecce Napoli
Tempo di lettura: 2 minuti

LECCE NAPOLI INTERVISTA SPALLETTI - Al termine della partita contro il Lecce, vinta 1-2 dal Napoli, l'allenatore azzurro Luciano Spalletti ha commentato il successo della sua squadra ai microfoni di DAZN.

Lecce-Napoli, le parole di Spalletti a DAZN

"Ho a che fare con calciatori che sanno valutare da soli i comportamenti da avere in campo partita per partita. Questo è un campo difficile, il Lecce ha fatto risultati importanti contro tutte le grandi, è una squadra che si esalta quando la qualità è alta. È messa benissimo in campo e l'ho detto anche a Baroni. Non era facile portare a casa il risultato dopo quella sconfitta lì, dopo qualche acciacchetto fisico, nella settimana del Milan. Questo risultato ci dà tranquillità per preparare bene le prossime sfide".

Sul recupero di Osimhen

"Victor vorrebbe giocarle tutte, quando è in macchina andrebbe in campo anche con quella. Ma poi ci sono situazioni da valutare bene. I medici secondo me hanno tirato fuori la soluzione in maniera corretta perché rischiava di farsi male e di non averlo per il resto del campionato. Ora vedremo se riusciremo a fargli fare un po' di attività vera, con un po' di pressione ai muscoli, perché finora ha fatto solo un po' di corsetta blanda. Lui ha profondità, fisicità, strappi, gli puoi randellare qualsiasi cosa addosso quindi diventa anche più facile pressare per noi quando gli si butta palla addosso. Abbiamo fiducia di recuperarlo". 

Su Raspadori

"Stasera Jack ha fatto un buon primo tempo, anche sbagliando, ma ha cucito bene il gioco coi centrocampisti. Potevamo farlo anche meglio perché abbiamo riportato troppi palloni sui centrali quando non ce n'era bisogno". 

Su Di Lorenzo

"La fascia di capitano gli ha dato ancor più forza e responsabilità. È bellissimo vederlo venire al campo e dimostrare a tutti quale sia il comportamento da avere nel parlare, nel giocare, nel difendere, nell'attaccare, dentro e fuori lo spogliatoio. Ha continuità caratteriale, trascina la squadra a gioire tutta insieme per il risultato. È una cosa che fa la fortuna degli allenatori che li hanno a disposizione. Abbiamo parlato spesso di calciatori moderni, poi la modernità va anche in base al ruolo: è più facile essere moderno se giochi in mezzo al campo perché viene chiamato a fare tutti. Quando invece lo è un difensore o un attaccante, che hanno performance più circoscritte, trovarlo così moderno nell'andare ad attaccare la linea difensiva, nel fare gol di testa, nel costruire, nell'essere caratterialmente di ferro. È un ragazzo splendido che merita tutto il bene del mondo".

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