In occasione del suo sessantesimo compleanno, Maradona ha voluto ringraziare tutti tramite una lettera inviata al Corriere dello Sport.
“Ciao a tutti amici e grazie a tutti per l’affetto che mi state mostrando in questo giorno. In un momento come questo il vostro affetto è molto importante. Sessant’anni si! Sono pochi o sono tanti? Devo iniziare a sentirmi un po’ vecchietto? Beh, lo ammetto ci ho pensato ma non so darmi una risposta”.
Sul futuro e sui rimpianti: “Se penso al futuro, alla mia voglia di futuro i rimpianti sono pochi perchè pensavo e ragionavo così anche quando ne avevo metà. penso di fare una corsa o uno scatto allora i rimpianti sono tanti. La cosa che però ci tengo a dire è che se ho fatto del male l’ho fatto sempre e solo a me stesso. La colpa di tutto quel cortisone che mi entrava nella schiena e nelle ginocchia e nelle caviglie perchè dovevo essere sempre in campo, perchè lo pretendevano gli incassi. Perche vincere ogni partita era l’unica cosa che contava. Ma sia chiaro: non maledico quei tempi”.
“Vorrei che questa pandemia assassina se ne andasse via. Vorrei che lasciasse in pace tutti e soprattutto quei Paesi. Vorrei che qui in Argentina e in tanti troppi altri paesi sia sconfitto anche il virus della fame”.
Un pensiero sul Napoli: “Vorrei che il mio Gimnasia ritornasse in campo e dopo 90 anni rivincesse il Campionato. E se è vero che non c’è due senza tre vorrei che anche il Napoli vincesse lo Scudetto. Lo seguo e mi piace. Anzi voglio dire a Gattuso: caro Gattuso vai avanti così. Con la tua grinta e la tua capacità di fare calcio. Faccio il tifo per te e voglio dirti che c’è gente che si vanta di aver giocato nel Barcellona, nel Real Madrid e nella Juventus. Io mi vanto e sono orgoglioso di aver fatto parte del Napoli. Spero che un giorno possa dirlo pure tu“.