CONFERENZA STAMPA MELUSO NAPOLI - Dopo l'annuncio ufficiale arrivato la scorsa settimana, il neo direttore sportivo del Napoli Mauro Meluso si è presentato in conferenza stampa dal ritiro degli azzurri di Dimaro.
"Provo delle sensazioni particolarmente positive, sono nel club campione d'Italia. Le responsabilità aumentano, ma il calcio è uguale a tutte le latitudini, cambiano i numeri ma ho fatto il calcio a tutti i livelli da calciatore al direttore sportivo. Cambiano i numeri economici, anche di seguaci, ma non è motivo di paura, ma di ulteriore stimolo e responsabilità e sono particolarmente felice. Ringrazio il presidente, Micheli e Chiavelli che hanno pensato a me. Mi è piaciuto l'aneddoto ricordato da De Laurentiis, vincemmo meritatamente con lo Spezia e un presidente di una big solitamente è incavolato nero, ma lui venne negli spogliatoi e fu una grande sorpresa, da quel momento ci sono stati dei contatti formali. Il 13 luglio ADL mi ha chiamato, intorno alle 7, e mi ha chiesto di incontrarlo. Mi sono fiondato a Napoli, Abbiamo chiacchierato, mi ha fatto un bel po' di domande anche se mi conosceva già, c'erano anche Sinicropi e Micheli, e in venti secondi ci siamo accordati a livello contrattuale".
"Sono appena arrivato, ma so che se riusciamo a tenerlo è una gran cosa. È un calciatore che fa la differenza, ce ne sono pochi come lui, ma sono appena arrivato e valuteremo piano piano con tutti i dirigenti. Tutte le decisioni si prendono insieme".
"Da lunedì inizieremo a fare riunioni, ma il Napoli non è stato con le mani in mano e Micheli e Chiavelli sono andati avanti col lavoro. Ora c'è una voce in più, ma Kim sicuramente andrà sostituito e ci lavoreremo".
"Per anni ho militato nelle categorie inferiore, ma è sempre esperienza. Ho sempre tenuto il profilo basso e ho sempre cercato di scalare la montagna per arrivare in A e ci sono arrivato col Lecce e lo Spezia. So di conoscere il calcio in tutti i suoi lati, vi racconto che a 13 anni fui selezionato per giocare nel Napoli. C'era il campo di Soccavo, ma mia madre si oppose, Sormani venne a casa mia per convincere la mia famiglia ma non ci fu verso, era troppo lontano da casa. Poi andai alla Lazio più avanti, ora ritrovo il Napoli che era sulla mia traiettoria".
"Il presidente non me l'ha chiesto, ma non ho mai tifato per la Juventus. Ho giocato in A con Cremonese e Lazio, non ho un tifo particolare. Tifo per la squadra per cui lavoro, ora è una grande opportunità per me e darò tutto ciò che posso".